Un dipendente del cimitero di Angri è finito sotto processo con l’accusa di aver chiesto soldi alle famiglie in cambio di un loculo per i loro defunti. Il gup Daniela De Nicola ha rinviato a giudizio il dipendente, accusato di falso materiale in qualità di addetto ad un servizio pubblico. L’uomo avrebbe compilato bollettini postali falsi per il pagamento degli oneri previsti per le pratiche di inumazione al cimitero di Angri.
Secondo le indagini il dipendente avrebbe incassato oltre 2.800 euro. L’accusato ha risposto di aver incassato quelle somme di denaro tramite versamenti per le pratiche cimiteriali con due falsi bollettini, liquidati tramite una società di servizi postali.
In qualità di dipendente del cimitero, chiedeva oltre 2.000 euro per l’assegnazione di un loculo durante tutto il periodo estivo del 2016.
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