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Chiedono sangue di non vaccinati per l’operazione del figlio: Il tribunale respinge le richieste della coppia di Modena

Accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il ricorso si era reso necessario in merito alla vicenda del bimbo che deve ricevere un’operazione al cuore, rinviata a causa delle richieste dei genitori di utilizzare soltanto “sangue di non vaccinati” per eventuali trasfusioni.

Pubblicato il 8 Febbraio, 2022

Accolto il ricorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il ricorso si era reso necessario in merito alla vicenda del bimbo che deve ricevere un’operazione al cuore, rinviata a causa delle richieste dei genitori di utilizzare soltanto “sangue di non vaccinati” per eventuali trasfusioni.

Accolto il ricorso

E’ arrivata così la decisione del giudice tutelare di Modena chiamato a esprimersi su di una vicenda complessa, considerato il carattere d’urgenza dell’intervento a cui il piccolo deve essere sottoposto. Ad annunciare la decisione del tribunale è l’avvocato Ugo Bertaglia, difensore dei genitori.

La vicenda

La questione è nata quando la famiglia ha comunicato ai medici bolognesi che per il loro bambino non avrebbero accettato, in nessun caso, sangue proveniente da donatori vaccinati contro Covid-19.

Da qui la decisione dell’ospedale Sant’Orsola di fare ricorso perché, secondo gli operatori sanitari, “l’intervento chirurgico programmato non è rinviabile”, ma occorre “procedere con urgenza al ricovero e all’intervento”. Vista la “particolare patologia” del piccolo, prima si interviene meglio è.

Dopo aver ascoltato i genitori del bimbo originari di Sassuolo, che hanno ribadito il perché hanno detto no al sangue di persone vaccinate, il giudice ha preso la sua decisione ritenendo sussistenti: “le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, qualunque sia la sua provenienza, rendendo così superabile l’obiezione dei genitori che per motivi religiosi vogliono che il sangue provenga da non vaccinati”.

I genitori non hanno negato il consenso

L’avvocato Bertaglia, legale della coppia, ha infatti spiegato che i suoi assistiti non hanno “mai negato il consenso all’intervento e lo hanno ribadito al giudice tutelare. Ma hanno chiesto “per motivi di carattere religioso” che il sangue della trasfusione venisse da soggetti non vaccinati. Ora il legale valuterà se impugnare la decisione del giudice.

Non è chiaro se ci sarà un ricorso, ma si tratterebbe di un’eventualità non auspicata dai medici, data l’urgenza dell’operazione alla quale deve sottoporsi il piccolo paziente, al punto da richiedere nei giorni scorsi l’autorizzazione ad operare comunque il bambino nonostante la sospensiva in attesa di giudizio.

Per il direttore del Centro Nazionale Sangue Vincenzo De Angelis,che era stato informato della situazione la richiesta di avere sangue da non vaccinati “è assurda, priva di fondamento scientifico”.

La scelta del sangue

La scelta del sangue – ha spiegato all’Ansa il direttore – è legata a precisi criteri di compatibilità e non a capricci. Usare quello di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si ‘trasmette’ il vaccino. Il sangue di persone vaccinate per Covid è identico a quello ad esempio di persone non immunizzate che però il Sars-Cov2 l’hanno preso e sono guarite, sviluppando quindi anticorpi”.

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