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Chiusure nel Salento, sigilli ad un chiosco bar da parte della Guardia Costiera

Pubblicato il 17 Settembre, 2021

Dopo le chiusure nel Salento estive per via del non rispetto delle normative anticovid, scattano ancora una volta i sigilli per un’altra struttura, ma questa volta per motivi di violazione della normativa paesaggistica ed ambientale. A finire sotto la lente d’ingrandimento della Guardia Costiera di Otranto è stato un chiosco bar del luogo. Alla base dell’ennesimo sequestro nel Salento ci sono i reati ai danni dell’ambiente e del territorio, oltre che edili che hanno imposto alle autorità la chiusura dell’esercizio commerciale di circa 270 metri quadri. Gli uomini della Guardia Costiera hanno in queste ore dato esecuzione al relativo decreto emesso dal GIP del Tribunale di Lecce, col quale è stato appunto disposto il sequestro preventivo di una struttura adibita a chiosco bar nel comune di Otranto. Le operazioni relative all’applicazione della misura cautelare, svolte sotto l’egida della Procura della Repubblica di Lecce, sono scaturite dalle indagini operate dagli uomini del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera idruntina.

Chiusure nel Salento, le indagini

L’ennesimo capitolo di chiusure nel Salento si è aperto proprio grazie a tali accertamenti da cui è stato possibile desumere responsabilità in capo a sei individui che, a vario titolo, hanno contribuito alla realizzazione dell’abuso, lesivo in particolare delle vigenti disposizioni di legge in materia di Valutazione d’incidenza ambientale. Tale procedura è stata introdotta dalla direttiva Habitat con lo scopo di salvaguardare l’integrità di siti di particolare pregio, ciò attraverso l’esame delle interferenze di progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, condizionandone l’equilibrio ambientale. Sulla scorta degli accertamenti operati dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria, il Pubblico ministero titolare dell’indagine ha iscritto i sei soggetti nel registro degli indagati per aver commesso, tra l’altro, violazioni dei vincoli paesaggistici, della normativa edilizia e deturpamento di bellezze naturali.

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