Sono mille in una sola settimana le domande di cassa integrazione. I provvedimenti su zone arancioni e rosse congelano gli investimenti e gli imprenditori si tutelano con il Cig.
Il lockdown totale di marzo si è sommato alle incertezze di novembre e dicembre e ora nessuno se la sente più di scommettere sul 2021 come anno della ripresa.
Le 1.016 domande arrivate tra Natale e Capodanno si sommano alle altre pratiche che l’Inps provinciale, guidato dal direttore Marco De Sabbata, aveva ancora in giacenza: significa che in questo momento ci sono 2.037 pratiche ancora da approvare ed evadere, una mole di lavoro che dovrebbe comunque essere smaltita nel giro di qualche giorno.
Nel caso delle 54 mila domande già pagate, la maggior parte è a conguaglio: significa che la cassa integrazione è già stata anticipata dall’azienda, e l’Inps emetterà il bonifico solo per la porzione rimanente.
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