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Cisl Catania, conclusa prima fase congressuale. Attanasio: “Manca governance territoriale”

La videoconferenza tra i vertici della Cisl ha evidenziato cosa manca al territorio catanese per sfruttare nel migliore dei modi le risorse del Pnrr.

Pubblicato il 29 Dicembre, 2021

Se non ora quando? Il Comune di Catania riprenda la concertazione interrotta da troppo tempo: le ingenti risorse del Pnrr non possono non interessare la nostra provincia. Non vorremmo vivere il paradosso di far pagare alle future generazioni il prestito dei 160 miliardi di euro senza aver agganciato un solo centesimo degli oltre 240 miliardi complessivi previsti dal piano. Il protocollo sottoscritto il 23 dicembre scorso, tra le segreterie nazionali di Cisl, Cgil, Uil e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Pnrr è un passo importante verso la compartecipazione delle forze sociali nella complessa fase dell’attuazione dei progetti anche a livello territoriale. Ne tengano conto tutti gli enti locali catanesi, con il Comune e la Città metropolitana di Catania”.

È quanto sottolinea il documento conclusivo dell’esecutivo di fine anno della Cisl di Catania, tenutosi oggi in videoconferenza con il segretario regionale Sebastiano Cappuccio. L’esecutivo chiude la prima fase congressuale del sindacato che, con la partecipazione di circa un migliaio di delegati, ha visto il rinnovo delle segreterie delle federazioni provinciali. La seconda fase, a febbraio, vedrà il rinnovo della segreteria dell’Unione territoriale.

“Con la sottoscrizione del protocollo nazionale – specifica Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea – è stato raggiunto un risultato politicamente importante, frutto del confronto continuo, fortemente voluto dalla Cisl a livello nazionale. In tal modo, è stato assicurato alle parti sociali un ruolo attivo e propositivo nell’attuazione dei progetti, delle riforme e degli investimenti del Pnrr, non soltanto a livello centrale tramite i tavoli nazionali con le amministrazioni titolari degli interventi, ma anche a livello locale. Nonostante tale opportunità siamo fortemente preoccupati perché da una nostra rapida indagine, abbiamo riscontrato l’assenza di una governance territoriale che metta insieme i bisogni del territorio e la progettualità prevista dai sei assi strategici dello stesso Piano. Pensiamo a una speciale cabina di regia di tutti i Comuni dell’area metropolitana etnea, compreso lo stesso ente sovracomunale, che in sinergia con gli stakeholder del territorio sviluppi progettualità infrastrutturale, servizi, innovazione gestionale, nuovo welfare mix che rendano la provincia etnea sempre più attrattiva per le grandi imprese che vogliono venire a investire a Catania, ma anche per quelle che da tempo si sono insediate e vivono in condizioni precarie a causa dell’incuria delle istituzioni. E’ fondamentale che anche il Comune e la Città metropolitana di Catania colgano tale occasione per riprendere un dialogo interrotto da troppo tempo. Chiediamo che le forze sociali siano convocate al più presto, che vengano immediatamente insediati i tavoli territoriali, in special modo per quegli interventi che riguardano il territorio e di cui le competenze sono sovracomunali. Ad esempio: la lotta al dissesto idraulico e idrogeologico, la lotta alla povertà, le politiche sociali e della famiglia, la gestione dei rifiuti e il trasporto pubblico. In tale ambito chiediamo sin da subito che vengano stipulati anche specifici accordi negoziali in materia di legalità sul lavoro per combattere il sempre più frequente dumping contrattuale, salariale e contributivo che sta generando vaste sacche di working poor specie nei giovani lavoratori. La Cisl siciliana già da mesi aveva incalzato il Governo Musumeci a costituire tavoli tematici perché si avviasse con immediatezza un confronto in ambito regionale su tutti i temi previsti dal Pnrr, cosa che lo stesso Governatore ha accolto favorevolmente, aprendo il confronto. A livello locale, invece, abbiamo ricevuto qualche giorno addietro la disponibilità del sindaco Pogliese ad aprire, a breve, un confronto sulle questioni che riguardano la città. Ad oggi, però, non c’è dato sapere quando ciò avverrà. La valorizzata partecipazione delle forze sociali e la particolare attenzione alle ricadute economiche, sociali e occupazionali del Pnrr sono aspetti prioritari ai fini di un’attuazione efficace e corretta del Piano stesso. Auspichiamo che lo sia anche per gli enti locali catanesi interessati e ribadiamo la richiesta alle amministrazioni coinvolte, che nell’interesse di tutti rispondano senza perdere colpevolmente ulteriore tempo”.

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