CLANDESTINO DI 35 ANNI ARRESTATO PER VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA E FURTO AGGRAVATO AI DANNI DI UNA DONNA 70enne

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La Polizia di Stato – Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piombino, ha tratto in arresto un uomo di 35 anni, originario del Togo, pregiudicato e clandestino sul Territorio Nazionale, per aver compiuto una violenza sessuale ed un furto ai danni di una donna di 70 anni, piombinese.

Intorno alle ore 16 del 19 ottobre u.s., giungeva una prima telefonata sulla linea telefonica 113 del Commissariato di P.S. di Piombino, seguita alcuni minuti più tardi da altra telefonata, che segnalavano la richiesta di aiuto di una donna che aveva appena subito una violenza sessuale nei pressi della spiaggia situata sotto via Amendola.

Sul posto veniva inviato immediatamente un equipaggio della Squadra Nautica del Commissariato di Piombino, impegnata in unservizio di vigilanza costiera.

Rapidissimo l’intervento della pattuglia che, in pochi istanti, giungeva sul posto, prendendo contatti con la vittima del reato, con i testimoni presenti ed individuando poco dopo l’autore del reato, anche grazie alle precise indicazioni degli astanti.

L’uomo, infatti, veniva individuato a sedere su una panchina di un parco prospiciente (Orto dei Frati) il punto di accesso alla spiaggia dove poco prima era stato consumato il misfatto, immediatamente avvicinato e bloccato.

Frattanto, giungeva sul posto un altro equipaggio che procedeva a ricostruire i fatti accaduti grazie al racconto dei testimoni, poi corroborato dalla denuncia della vittima che prima di essere trasportata presso il locale Pronto Soccorso aveva fornito indicazioni preziose ai fini dell’immediata prosecuzione delle indagini, descrivendo l’accaduto e l’autore del fatto.

Emergeva inequivocabilmente che, mentre la donna era intenta a leggere un libro in spiaggia, si vedeva avvicinata dall’uomo e, intuitene le intenzioni, cercava frettolosamente di raccogliere le sue cose per allontanarsi.

L’uomo, però, riusciva a bloccarla ed aspingerla supina sulla sabbia, gettandosi sopra di essa e qui, si consumava la violenza:

La donna cercava disperatamente di divincolarsi, invocando aiuto, circostanze che, probabilmente, persuadevano l’energumeno di desistere dai suoi propositi e di darsi a precipitosa fuga, non prima però di averle sottratto una borsetta al cui interno la vittimacustodiva il telefono cellulare.

La donna riusciva, comunque, ad indicare il suo aggressore alle persone accorse in aiuto, le quali gli si ponevano all’inseguimento e richiedevano l’intervento della Polizia di Stato.

L’extracomunitario veniva subito tradotto presso la casa circondariale di Livorno “Le Sughere”, l’arresto veniva convalidato in mattinata, con applicazione della misura restrittiva della custodia cautelare in carcere. 

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Barbara Noferi

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