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Claudio Baglioni

Claudio Baglioni diffamato da Ricci, Greggio e Iachetti: sequestrato libro di Striscia la Notizia

Pubblicato il 11 Giugno, 2022

Claudio Baglioni ha ottenuto il sequestro del libro “Tutti poeti con Claudio” che, su ordine del gip del Tribunale di Monza, non è più scaricabile dal sito di Striscia la Notizia per un’inchiesta che vede indagati per diffamazione Antonio Ricci, patron del tg satirico, i presentatori Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio, il Mago Casanova, alias Antonio Montanari.

Claudio Baglioni
La copertina del libro sequestrato

E’ quanto emerge dalle 7 pagine del decreto di sequestro in cui si fa riferimento al contenzioso sorto tra il cantante e la trasmissione tv in seguito a una serie di accuse di plagio fatte nel libro e durante la trasmissione televisiva. 

Al centro del contendere ci sono una serie di accuse secondo cui Baglioni per le sue canzoni avrebbe copiato da poeti, letterati e da altri musicisti.

I riferimenti sarebbero, tra gli altri, a Alfred Tennyson, Evgenij Evtusenko, Cesare Pavese, Pierpaolo Pasolini, Oscar Wilde, Francis Scott Fitzgerald, Federico Garcia Lorca, Emily Dickinson, Edgar Lee Master.

Nel libro e nella trasmissione Baglioni (difeso dall’avvocato Gabriele Minniti) viene fatto passare come “un disonesto che copia senza neppure dirlo” secondo il giudice. I termini richiamati nel decreto sono “amnesia, furbate, scopiazzature dimenticate, distrattone”.

Per il gip il sequestro è motivato perché i contenuti del libro sarebbero diffamatori.

“Quanto sostenuto dagli autori del libro e dal programma Tv è in parte non veritiero, in parte frutto di manipolazione” e “non vi è dubbio che accusare di plagio, nei termini indicati, un famosissimo cantante sia condotta idonea a lederne la reputazione”. Inoltre, per il giudice non si può parlare propriamente di plagio in alcuni casi perché “l’autore dell’opera è morto da più di 70 anni” e “la protezione accordata dal diritto d’autore” è cessata.

Il giudice ha poi sottolineato che lo stesso cantante in un’intervista aveva ammesso di essersi in alcuni casi avvalso di altre fonti artistiche “come del resto spesso gli artisti fanno da sempre”, ma le parole di quell’intervista sarebbero state manipolate e tagliate all’interno del libro.

Anche l’accostamento di Baglioni a “Lurch” della famiglia Addams “con evidente allusione sarcastica alla circostanza che il cantante si sarebbe rifatto il volto grazie alla chirurgia estetica” è considerato un attacco “gratuito alla persona”.

“Per tanto, pur tenendo in considerazione il carattere notoriamente satirico e sarcastico della trasmissione tv – scrive il gip – devono ritenersi travalicati i limiti del diritto di satira il quale presuppone che il fatto su cui si satireggia sia vero”.

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