« Torna indietro

Colesterolo: nemico o alleato del nostro organismo?

Pubblicato il 18 Novembre, 2022

“Ho il colesterolo alto!” Un’affermazione spesso esclamata in un mix di preoccupazione, timore e angoscia, che impone subito una corsa ai ripari, rapida e radicale, per risolvere un problema che affligge molti di noi, specialmente in età adulta.

Ma che cos’è, nello specifico, il colesterolo? Come vedremo non si tratta di una disfunzione, ma di un agente importante, tecnicamente appartenente alla famiglia dei lipidi (grassi) steroidei, che svolge funzioni importanti per il nostro organismo e, nei casi in cui il suo livello si innalzi eccessivamente, può comportare complicazioni a cui bisogna far fronte tempestivamente.

Il colesterolo, che viene sia generato in autonomia dall’organismo, con il fegato responsabile per il 70% della sua produzione totale, sia introdotto dall’esterno attraverso l’assunzione di alcuni alimenti, è presente sia nel sangue che nei tessuti, in quanto è contenuto nella membrana delle cellule, mantenendola fluida e permeabile. Tra le sue funzioni si registra anche il contributo alla produzione di vitamina D, fondamentale per il controllo del sistema immunitario e la gestione delle infiammazioni, oltre alla formazione degli acidi biliari, favorendo la digestione degli alimenti, e alla produzione degli ormoni steroidei.

Sostanzialmente può essere definito come una componente grassa pertanto, il suo livello di concentrazione nel nostro corpo necessita di attenzione in quanto un eccessivo deposito di grasso in arterie e vasi sanguigni in generale comporta difficoltà nel normale flusso di circolazione, dovuta a un restringimento delle cavità interne, di fatto lesionate e ostruite da questi ammassi di materia grassa, che le rendono molto meno elastiche.

La nefasta ripercussione di questa problematica, che prende il nome di aterosclerosi, assolutamente da non sottovalutare, è un conclamato rischio elevatissimo di insorgenza di patologie cardiovascolari, prime fra tutti infarti e ictus che possono avere conseguenze davvero drammatiche sullo stato di salute di un individuo, e in alcuni casi, purtroppo addirittura letali.

Un’alta concentrazione di colesterolo nel sangue non genera alcun sintomo o effetto esterno visibile sull’organismo, pertanto è necessario un riscontro medico, ottenuto con il tradizionale esame del sangue, per poter rilevare un’anomalia in questo senso.

Il “colesterolo alto”, definito in termine medico ipercolesterolemia, può derivare da molteplici fattori tra cui l’ereditarietà. In questo caso si tratta di una condizione insita e latente nell’individuo interessato, per cui a livello familiare si sono già verificati casi analoghi nelle generazioni precedenti. In linea di massima, però, il colesterolo alto può spesso derivare da cattive abitudini alimentari e non, quali il fumo, che causa nei fumatori un restringimento delle cavità interne e un danneggiamento delle pareti arteriose più rapido rispetto a chi non cede al vizio della sigaretta. Una reiterata sedentarietà dovuta anche alla totale assenza di attività fisica e sportiva, può inoltre più facilmente condurre, analogamente a un’alimentazione squilibrata, troppo ricca soprattutto di carne, strutto, burro, formaggi e latticini, a stati di sovrappeso e obesità, causa ed effetto di livelli di colesterolo troppo alti.

L’apprensione scatta quando il valore di concentrazione di colesterolo nel sangue oltrepassa la soglia dei 250 mg/dl, ossia milligrammi per decilitro.

Se infatti una quota pari o inferiore a 200 mg è considerata “normale” e quindi assolutamente non preoccupante, un valore tra i 200 e i 249 mg presenta un primo campanello d’allarme, definito ipercolesterolemia lieve. Tra i 250 e i 299 mg arriviamo invece a una cosiddetta ipercolesterolemia moderata e, quando si toccano i 300 o più milligrammi ci troviamo di fronte a un caso di ipercolesterolemia grave.

Buono & Cattivo

Come due facce della stessa medaglia, o se si preferisce come l’inevitabile alternarsi tra il giorno e la notte, anche il colesterolo presenta due lati, tra loro contrapposti, che è bene trattare nel dettaglio. Per definirli, è necessario specificare che il colesterolo, nel suo viaggio nel nostro flusso sanguigno, viene trasportato dalle lipoproteine, particolari molecole deputate proprio al trasporto di grassi nel sangue al fine di “scambiarli” con le cellule dell’organismo. Queste si dividono in due categorie:

  • Lipoproteine a bassa densità (LDL, dall’acronimo inglese low-density proteins)
  • Lipoproteine  ad alta densità (HDL, per l’opposto high-density proteins

Le prime trasportano nelle arterie il colesterolo eccessivo prodotto dal fegato, con le problematiche conseguenze che abbiamo illustrato prima ed ecco che veicolano, in gergo, il cosiddetto colesterolo “cattivo”. Le seconde invece svolgono una funzione di tutela e protezione del muscolo cardiaco e dell’apparato circolatorio in generale, promuovendo l’espulsione del colesterolo in eccesso tramite l’azione degli acidi prodotti dalla bile. Costituiscono così il colesterolo “buono”.

Ancora una volta, come spesso avviene in termini di salute e di equilibrio nel nostro organismo, l’arma più importante che abbiamo a disposizione è il mantenimento di buone abitudini a livello alimentare, evitando cibi troppo grassi, abolendo o limitando il più possibile (non ci stancheremo mai di ripeterlo) l’abuso di fumo e bevande alcoliche  e praticando una sana attività fisica, senza affaticare eccessivamente il nostro corpo ma abituandolo al moto con passeggiate, ginnastica e tante altre possibili attività. L’aggiunta di un integratore alimentare specificamente ideato per controllare i livelli del colesterolo e  favorire la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare, come quello proposto dallo shop online di S&R Farmaceutici, può rappresentare un valido alleato nella prevenzione cardiovascolare. Prevenire quindi è meglio che curare, come recita un antichissimo adagio, ed è sempre una soluzione da caldeggiare, anche quando parliamo di colesterolo

About Post Author