Raddoppiano le esportazioni Made in Italy in Usa, con un aumento del 112% nel mese successivo all’entrata in vigore dell’accordo tra il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei paesi extra Ue ad aprile. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – del primo mese dopo lo stop scattato l’11 marzo ai dazi aggiuntivi del 25% alle esportazioni in Usa di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello. Una misura – precisa la Coldiretti – che ha colpito le esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali minando le relazioni storiche tra Paesi alleati. “Il superamento della guerre commerciali è una necessità a livello globale, per favorire il rilancio dell’economia e dell’occupazione a livello globale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’evidenziare “l’aumento delle esportazioni Made in Italy del 98,2% ad aprile in Cina, il Paese che si trova in fase più avanzata di uscita della pandemia”. In questo contesto è importante la ripresa delle discussioni tra i rappresentanti sul commercio di Usa e Cina, con il primo colloquio diretto da quando si è insediato Joe Biden.
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