Arriva l’atteso comunicato congiunto di Adani, Ventola e Cassano contro Vieri: “Ecco la verità”

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Qualche giorno fa Christian Vieri aveva annunciato lo scioglimento della Bobo tv e la fine del rapporto collaborativo con Adani, Ventola e Cassano, sostituiti a loro volta con altri ex calciatori.

Sulla questione Vieri, intercettato da Striscia la Notizia e pungolato da Le Iene, è sempre stato piuttosto evasivo e ha parlato di un progetto ormai finito che non aveva molto altro da dire.

Era attesa la replica dei 3 “silurati”, Cassano, Adani e Ventola, che non è tardata ad arrivare.

Il comunicato congiunto di Adani, Ventola e Cassano: “Le persone non vanno prese in giro”

Adani tramite i social aveva detto che ben presto avrebbe raccontato la sua verità e così è stato. Ha infatti rilasciato un comunicato congiunto con Ventola e Cassano in cui ha provato a fare chiarezza, rivolgendosi innanzitutto ai fan e ai fedeli seguaci della Bobo tv: “La BoboTv è sempre stata una famiglia allargata. Per chi era davanti ai microfoni ma anche per chi l’ascoltava. Ed è a questo gruppo, la nostra community, che ci rivolgiamo, in nome di una chiarezza e trasparenza a cui ci siamo sempre richiamati, e che giustamente in questi giorni molti di voi hanno preteso, in forma privata o tramite i social. L’esigenza quindi di fare luce su alcune situazioni verificatesi negli ultimi tempi rimane doverosa per le tante persone che ci hanno fin qui seguito. Noi parliamo a voi”.

Dopo questa premessa il comunicato ha insistito sulle motivazioni che hanno provocato l’implosione del progetto che, a detta dei 3 calciatori, sarebbe da attribuire proprio a Vieri: “Negli ultimi tempi erano, non da parte nostra, cambiati stimoli, motivazioni e visioni. E soprattutto c’era una comunicazione distaccata, con poca passione e poca voglia di condividere.

Nel rispetto di quello che si era fatto negli anni precedenti Lele ha chiesto una riunione chiarificatrice. Dove, al termine, l’unica cosa chiara, che tutti hanno perfettamente percepito, era quello che stavamo vivendo, ossia la poca voglia di condividere il percorso.

Nonostante tutto, abbiamo cercato di essere sempre collaborativi, sollecitando e stimolando un percorso che rendesse la BoboTv, per noi centro assoluto delle attività da compiere nella volontà di raccontare il calcio come piace a noi, ancora più vicino alla gente, nello spirito delle origini, con sempre più attività su tutte le piattaforme.

In sostanza, noi chiedevamo informazioni e stimoli per nuovi progetti. In cambio, abbiamo avuto risposte indirette (attraverso la figura della nostra manager) e poi dirette, con modi non rispettosi, in cui ci è stata data dimostrazione della totale difformità d’intenti, della chiara differenza di visione.

A questo punto per noi era impossibile proseguire, tanto che abbiamo comunicato l’intenzione di fermarci qualche giorno con l’intento di chiarire i dubbi sollevati e di farlo tutti insieme. Necessitavamo insomma di una risposta forte e rassicurante sul futuro”

“Improvvisamente siamo diventati collaboratori”

Nel prosieguo del comunicato traspare l’amarezza dei 3 ex calciatori per come sono stati rapidamente liquidati da Vieri: “I passaggi successivi, in attesa di un nuovo confronto, sono invece stati dei veloci ringraziamenti “per la collaborazione” (siamo diventati improvvisamente dei collaboratori…) in diretta live, dove abbiamo anche appreso che sarebbero nati nuovi format (eppure l’ultima comunicazione tra noi era avvenuta quattro/cinque ore prima…), abbiamo quindi sentito che “era giusto cambiare” e, per finire, constatato di un fulmineo accordo tra la radio della Lega Serie A e la BoboTv”.

Il comunicato si conclude poi con una frecciatina velenosa all’ormai ex amico Vieri e con quella che, a quanto pare, sembra la promessa di un nuovo programma: “Nell’attesa di quel confronto tra i quattro membri del gruppo (né uno, né cinque) è stato ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la BoboTv. Lo spogliatoio deve o dovrebbe rimanere lo spogliatoio, sacro, protetto, difeso e onorato. O almeno, avrebbe dovuto. Niente è irreversibile, ma le persone non vanno prese in giro. Ci vediamo nel percorso”.

Lele, Anto, Nick

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Redazione Nazionale

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