Concluso il progetto WE CARE, Garantito il Diritto alla salute per gli ultimi e i più emarginati. Sinergia tra istituzioni e Terzo settore

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WE CARE un progetto che nasce da una collaborazione interistituzionale – Prefettura, ASP, OIM – che ha permesso di valorizzare le competenze dei singoli enti, costruire un’azione comune mettendola in sinergia con le altre progettualità presenti sul territorio.

A partire da una rilevazione dei bisogni, che si è trasformata in una costante verifica dell’efficacia dell’intervento, associata a un continuo aggiornamento delle modalità di azione, è stato possibile incontrare e dare seguito alle richieste dei migranti nei centri d’accoglienza e sul territorio e degli operatori.  

La formazione on-job degli operatori sanitari, il dialogo continuo con il territorio e con le istituzioni, la collaborazione davvero partecipata con lo staff OIM, hanno dato vita a una rete di interventi mobili e efficaci, perché adattati sulle contingenze e sui bisogni reali.  

Attraverso il Protocollo Operativo per le misure di prevenzione del SARS-CoV-2 e il Tavolo di Lavoro “Azione Sanitaria” sono stati individuati strumenti metodologici per affrontare le tematiche maggiormente emergenti rispetto alla salute dei migranti.  

Il progetto WE CARE ha sicuramente evidenziato come, affinché si tuteli il diritto alla salute degli ultimi e dei più marginalisia necessario raggiungerli, andare loro incontro. Ha reso,  altresì, evidente come questo sia assolutamente necessario per promuovere e tutelare la salute di tutti e per porre le basi della convivenza transculturale.  

L’arrivo delle persone migranti sulle coste siciliane, l’aggravarsi delle condizioni dei viaggi migratori, il permanere di situazioni di grave marginalità sociale e di sfruttamento lavorativo, comportano un permanere di vulnerabilità multisettoriali, che necessitano di un sistema di ascolto, individuazione, riferimento, presa in carico e monitoraggio costante e competente. Questa continuità e qualità può essere garantita solo dall’intervento a lungo termine e dall’alleanza tra gli enti locali e con il Terzo Settore.  

Inoltre, tra le attività del suddetto progetto è da sottolineare l’esaltante risultato raggiunto nella vaccinazione anti Covid19 dei migranti ospiti nei C.A.S. – Centri di Accoglienza Straordinari.  Infatti, sono state somministrate più di 407 prime dosi su 513 persone accolte nei vari Centri della provincia.  

 

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Angela La Terra

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