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Condizione dei figli dei braccianti agricoli stranieri: provincia di Latina bocciata da Save the Children

Il fenomeno dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo è particolarmente diffuso nelle province di Latina e Ragusa, dove la presenza di terreni adatti alla coltivazione intensiva richiede una forte presenza di manodopera. Gli oc

Pubblicato il 27 Luglio, 2023

La Giornata Internazionale Contro la Tratta di Esseri Umani è stata l’occasione per Save the Children di pubblicare la XIII edizione del rapporto “Piccoli Schiavi Invisibili”. Quest’anno, il focus del rapporto si è concentrato sulla situazione dei minori e delle loro famiglie vittime dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, in particolare nelle aree italiane a maggior rischio: la provincia di Latina e la Fascia Trasformata di Ragusa.

Il rapporto rivela le drammatiche condizioni di vita dei bambini che crescono in aree in cui i loro genitori sono sfruttati e vittime di un sistema che viola i loro diritti fondamentali sin dalla nascita. Questi minori sono esposti al rischio di diventare vittime a loro volta dello sfruttamento e degli abusi. La tratta e lo sfruttamento lavorativo si alimentano dello stato di bisogno di individui con minori risorse sociali ed economiche, e il rapporto cerca di evidenziare il pericoloso legame tra tratta, grave sfruttamento e negazione dell’infanzia.

Il rapporto mette in luce la condizione dei bambini figli di braccianti sfruttati che vivono in alloggi precari nei terreni agricoli, in isolamento e con difficoltà di accesso a istruzione e servizi sanitari e sociali. Questi bambini spesso vivono in condizioni malsane e degradate, con poche opportunità di svago e sviluppo sociale. L’assenza di un adeguato sostegno linguistico rappresenta un grave ostacolo per gli studenti di origine straniera, che sono numerosi in queste zone.

Il fenomeno dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo è particolarmente diffuso nelle province di Latina e Ragusa, dove la presenza di terreni adatti alla coltivazione intensiva richiede una forte presenza di manodopera. Gli occupati irregolari nel settore agricolo in Italia sono stimati a circa 230 mila, con una significativa presenza di stranieri non residenti.

La negazione del diritto all’educazione è uno dei rischi principali per i bambini coinvolti nello sfruttamento lavorativo. Le difficoltà economiche delle famiglie e il coinvolgimento dei minori nello sfruttamento li portano spesso a interrompere il loro percorso scolastico, con conseguenze gravi sul loro rendimento e sviluppo.

Save the Children chiede ai Comuni e al Governo misure concrete per contrastare lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo e garantire la protezione e il sostegno adeguato ai figli dei lavoratori agricoli vittime di sfruttamento. Il rapporto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni riguardo a questa grave violazione dei diritti dei minori e a promuovere azioni per porre fine a questa situazione di sofferenza e vulnerabilità.

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