Consiglio comunale, salta ancora il numero legale, l’opposizione: “maggioranza da mesi evita il dibattito”

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I consiglieri comunali Stefano Palumbo, Stefano Albano, Lelio De Santis, Americo Di Benedetto, Elia Serpetti, Giustino Masciocco, Paolo Romano, Annalucia Bonanni, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Angelo Mancini, Edlira Banushaj, Elisabetta Vicini scrivono in una nota: “Un consiglio comunale indegno di una città capoluogo di regione in piena fase di ricostruzione, impossibilitato a far valere gli interessi dei cittadini tramite i rappresentanti democraticamente eletti.

Nella seduta di oggi il centrodestra ha dato chiaramente a vedere di non essere minimamente interessato alle proposte, al dialogo e al governo della città, facendo saltare tatticamente una serie di discussioni su questioni di notevole importanza per L’Aquila. L’assise, infatti, si è limitata a ratificare solo tre dei dieci punti all’ordine del giorno, tre punti di variazione di bilancio, per poi andare letteralmente a imbucarsi nel refettorio del consiglio, facendo così mancare scientemente il numero legale nel momento in cui si dovevano discutere le mozioni presentate dall’opposizione.

Si sarebbe dovuto parlare di temi di interesse per la città: i sostegni a palestre, attività sportive e scuole di danza duramente colpite dalle chiusure dovute alla pandemia, la rateizzazione dei solleciti di pagamento per i progetti Case e Map, la manutenzione dell’Auditorium del Parco, la razionalizzazione delle antenne radio-telefoniche nel territorio comunale e un gemellaggio teatrale con la città di Avignone.

L’escamotage non è nuovo: da mesi l’amministrazione cerca espedienti per evitare discussioni sui veri temi di dibattito, come hanno dimostrato pochi giorni fa nei confronti dei commercianti e dei residenti del centro storico. Una coalizione di governo arroccata su se stessa, chiusa in difesa, concentrata soltanto sulle spartizioni di potere e sui calcoli elettorali e per nulla interessata al confronto sui problemi veri dei cittadini aquilani.

Con la seduta di oggi risulta evidente a tutti come la maggioranza non abbia neanche il coraggio di discutere le mozioni presentate dall’opposizione, nemmeno emendandole o facendole diventare bipartisan; e pensare che sono proprio loro a riempirsi la bocca di belle parole sulla necessità di collaborazione da parte della minoranza, strozzando puntualmente ogni tentativo in tal senso con espedienti grotteschi.

I consiglieri di maggioranza ormai sono meri esecutori delle ratifiche proposte dalla giunta: il loro ruolo è semplicemente quello di alzare la mano sui punti proposti dalla giunta, aggirando poi ogni occasione di confronto con il resto del mondo. Un approccio miope ed arrogante che mal si concilia con la necessità di garantire alla città un futuro duraturo dopo un terremoto, una crisi economica e una pandemia“.

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Redazione LAquila

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