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Consultorio ‘Mi cuerpo es mio’, l’amministrazione rinvia l’incontro: oggi tavola rotonda all’Università

Oggi, giovedì 18 gennaio, è arrivata la notizia del rinvio, da parte dell’amministrazione comunale

Pubblicato il 18 Gennaio 2024

Oggi, giovedì 18 gennaio, è arrivata la notizia del rinvio, da parte dell’amministrazione comunale, a data da destinarsi dell’incontro che avrebbe dovuto decidere il futuro dei locali di via Gallo, da cui era stato sgomberato il Consultorio “Mi Cuerpo es Mio”.

Dopo lo sgombero, avvenuto i primi di dicembre, e le numerose manifestazioni seguite, si era svolto un primo incontro, il 27 dicembre, tra le volontarie del consultorio e il Sindaco Trantino.

In quell’occasione, il sindaco Trantino si era impegnato a verificare la possibilità di mettere a disposizione del Consultorio ‘Mi Cuerpo es Mio’ parte dei locali di via Gallo e via Sant’Elena, ma l’incontro previsto per questa settimana, in cui si sarebbe dovuti passare ad una fase operativa è slittato a data da destinarsi.

Non trova ancora una soluzione, quindi, la vicenda che, diventata caso nazionale, ha riguardato la brusca chiusura del Consultorio ‘Mi cuerpo es mio’, presidio sanitario gratuito e punto di contrasto alla violenza sulle donne, proprio nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin.

“Siamo deluse ma non sorprese da quest’assenza di una data certa per l’incontro” dichiara Lara Torrisi del Consultorio “per noi si tratta di una riconferma che il Sindaco non ha preso seriamente l’urgenza di questa situazione, che non riguarda solo il Consultorio ma tutta la città di Catania. Ma noi non abbiamo intenzione di mollare e abbiamo convocato per sabato 20 gennaio alle 18 un’assemblea cittadina pubblica a cui invitiamo tutte e tutti per decidere insieme come proseguire questa lotta.”

Intanto oggi pomeriggio alle 16,30, nell’aula 67 del Monastero dei Benedettini, si svolgerà una tavola rotonda sulla città transfemminista a cui parteciperà l’Associazione Thamaia, Claudia Campese di Meridionews, l’Unione Sindacale di Base e Non una di Meno per parlare di prevenzione alla violenza di genere e dell’esigenza che Catania ha di spazi di autodeterminazione per le donne.