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Contagi a livelli record, +7.330 in un giorno. In Lombardia 1.844 casi. Possibili lockdown regionali

Pubblicato il 15 Ottobre, 2020

Contagi a livelli record, +7.330 in un giorno, oggi 14 ottobre. E in Lombardia i casi schizzano a quota 1.844. E’ davvero record assoluto di contagi in Italia per il Coronavirus. Secondo il bollettino del Ministero della Salute in 24 ore si sono registrati 7.332 casi che portano il totale a 372.799. Il dato più alto prima di oggi dall’inizio dell’emergenza si era registrato il 21 marzo, con 6.557 casi in un giorno: in quel caso, però, i tamponi fatti furono 26.336 mentre ieri ne sono stati fatti 152.196, il record dall’inizio dell’emergenza.

Record di contagi mentre i decessi oggi sono 43, due di più rispetto a ieri, con il totale che sale a 36.289 dall’inizio della pandemia. Sono 2.037 i guariti/dimessi nelle ultime 24 ore, in crescita rispetto a ieri, quando erano stati 1.428. Il totale dall’inizio dell’emergenza è ora 244.065. 

Dopo il picco di 62 nuovi ricoveri in terapia intensiva toccati ieri, nelle ultime 24 ore il ministero della Salute registra una frenata su questo fronte, con 25 nuovi pazienti in rianimazione. Il totale in Italia è ora di 539 persone in terapia intensiva, e 5.470 ricoverati con sintomi.

Per quanto riguarda le singole regioni, impennata di nuovi in casi in Lombardia (+1844), 818 in Campania, 657 in Veneto. La regione con meno riscontri è la Basilicata (+9).

Con 29.048 tamponi effettuati, sono 1.844 i nuovi positivi registrati in Lombardia, di questi 1032 a Milano. Sono invece 17 i decessi, numero che porta il totale complessivo oltre i 17mila, a 17.011. 

Per quanto riguarda la possibilità di lockdown a livello regionale, come in Campania, il premier Giuseppe Conte ha sottolineato che «lo schema è molto chiaro: continueremo ad aggiornarci costantemente con le Regioni. La formula vincente è collaborare, collaborare, collaborare. Per la Campania come per le altre Regioni abbiamo predisposto la possibilità per i presidenti di introdurre misure restrittive non appena se ne presentasse la necessità, per quelle di allentamento occorre invece un’intesa con il ministro della Salute». 

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