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Conte prepara l’espulsione di Di Maio dal M5S

Pubblicato il 4 Febbraio, 2022

Conte e Di Maio ai ferri corti. Non è una novità. Lo è, invece, che si stia pianificando la partenza, senza ritorno, dell’attuale ministro degli Esteri.

Conte sta lavorando a una doppia ipotesi per chiedere a Mario Draghi di sostituirlo, poiché, considerate le accuse reciproche e gli strappi, a quanto pare insanabili, non è più da considerarsi espressione del M5S. Il leader imbufalito potrebbe dar vita ad un confronto con Di Maio in diretta streaming, da trasformare in processo vero e proprio, al termine del quale pretendere dal titolare della Farnesina un passo indietro dal partito e dagli incarichi ricoperti. Oppure in un altro caso affidare alla piattaforma Skyvote un voto elettronico sulla testa del ministro degli Esteri, che sarebbe agevolmente recisa dai clic.

Il divorzio che si sta preparando nel Movimento può avere ripercussioni forti sulla stabilità del sistema: Conte medita di imporre una crisi pilotata al governo attraverso un tavolo di maggioranza che, pur garantendo l’appoggio del suo partito e in generale di tutti gli altri partiti a Draghi, chieda di redistribuire i pesi e le misure. Insisterà sulla difesa strenua del superbonus e sul reddito di cittadinanza, aggiungendo di dover cambiare alcuni nomi in posizioni chiave per destrutturare la cordata fedele a Di Maio.

Anche Beppe Grillo ha voltato ormai le spalle all’ex pupillo. Via Laura Castelli dal Ministero dell’Economia. Via la sottosegretaria Dalila Nesci, per di più colpevole di un voltafaccia intollerabile nei riguardi di Conte. E via dalla Farnesina quel Manlio Di Stefano che, da sottosegretario, ricalca troppo da vicino Di Maio.

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