Controlli alle case popolari di Arzano, minacce al Comandante Chiariello: “Qui i macelli non si fanno”

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Gli agenti della polizia municipale di Arzano, impegnati da un anno nei controlli del rione 167 di via Colombo, si sono recati in uno degli appartamenti occupati da alcuni familiari del boss Giuseppe Monfrecolo. Alla richiesta dei documenti di identificazione, uno di questi rivolgendosi al comandante Biagio Chiariello con tono ironico gli ha chiesto se avesse diretto la polizia municipale di Frattamaggiore.

Alla risposta affermativa del comandante, il parente del boss ha aggiunto: “So che a Frattamaggiore avete fatto macelli ma qui siamo ad Arzano e i macelli non si fanno”. Nonostante la minaccia neanche tanto velata, il comandante Chiariello ha portato a termine le operazioni di controllo. Successivamente è stata denunciata, per occupazione abusiva di alloggio, la figlia del boss Manfrecolo.

Però, nel momento in cui il comandante è entrato nell’auto di servizio, una Panda con a bordo due uomini della cosca gli si è affiancata. I due individui, probabilmente armati, hanno prima fissato a lungo il capo della polizia municipale e poi lo hanno tallonato per alcuni minuti.

La magistratura sta vagliando l’episodio e il prefetto di Napoli sta decidendo in merito alla possibile assegnazione di una scorta a Chiariello, che già aveva subito minacce di morte a febbraio del 2021.

L’indignazione è stata espressa, sul suo account Facebook, anche dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli con queste parole: “Esprimiamo la nostra massima solidarietà al comandante Chiariello che con i suoi uomini sta svolgendo un ottimo lavoro contro le occupazioni abusive.

La magistratura deve far luce su questo episodio ed in generale sull’aria che si respira ad Arzano, dove è in corso una faida tra i Monfrecolo ed i Cristiano per il controllo del territorio. Le istituzioni non possono più stare a guardare, bisogna intervenire duramente contro il fenomeno delle occupazioni abusive, tutelare chi lavora e lotta per il ripristino della legalità, e mettere fine al potere dei clan”.

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Redazione Napoli

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