Controlli presso esercizio commerciale di via della Croce Rossa, Bouchaib e Iannarelli (Si): “una storia kafkiana”

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Via della Croce Rossa. Gamal Bouchaib, responsabile immigrazione e sociale di Sinistra italiana e Pierluigi Iannarelli, segretario del circolo cittadino, scrivono in una nota: “E una storia kafkiana quella dei ragazzi del negozio di frutta in via della Croce Rossa, arrivati nella città di Celestino per concretizzare il loro sogno di lavorare duramente ed onestamente ma che, di contro, hanno trovato anche e soprattutto, multe, ricorsi amministrativi, chiusure temporanee, verbali dell’Asl, sequestro di merce esposta al sole (strano che la solerte Asl non riscontri analoghe esposizioni in altri luoghi del capoluogo). L’attività, gestita da tre giovani ragazzi di origine egiziana, dopo anni di duro lavoro stava dando le giuste e meritate soddisfazioni, senza dimenticare il servizio offerto alla cittadinanza, soprattutto per quella fascia di popolazione che non può permettersi di accedere a centri di grande marca e distribuzione. Per fortuna (o purtroppo), vuoi per la posizione del negozio, vuoi per i prezzi estremamente concorrenziali o per la grande offerta di ortaggi e frutta di ogni tipo, il negozio di via della Croce Rossa non è passato affatto inosservato. Per i ragazzi di Stella di Frutta non sono mancati in questi anni i problemi, ma i controlli quotidiani e sistematici dell’ultimo periodo culminati nella recente chiusura, sanno beffardamente di persecuzione. Ovviamente è ragionevole e doveroso che si facciano gli opportuni controlli, ci mancherebbe, ma siamo estremamente curiosi di conoscere la percentuale media delle verifiche fatte mensilmente su analoghi esercizi commerciali e quindi compararla con la percentuale dei controlli fatti su quella attività in particolare, ragione per cui riteniamo doveroso che si formalizzi una richiesta di accesso agli atti da chi ha i giusti ruoli istituzionali di controllo dell’attività amministrativa, al fine di verificare e raffrontare questi dati. Abbiamo la percezione di un accanimento ben mirato, ma saremmo ben lieti di essere smentiti con numeri alla mano. Il rispetto delle regole e la trasparenza prima di tutto. Infine, un incoraggiamento ai giovani egiziani a non demordere, i cittadini apprezzano chi lavora duramente e onestamente e i risultati ne sono la dimostrazione. In una sola parola, resistere”.

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Redazione LAquila

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