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Coppa Davis, il gesto anti-sportivo dell’australiano Lleyton Hewitt: “Sono stufo!”

Pubblicato il 27 Novembre, 2023

Dopo 47 anni l’Italtennis è tornata a vincere la Coppa Davis, piegando in finale l’Australia grazie ai successi nei due singolari di Arnaldi e Sinner rispettivamente contro Popyrin e De Minaur, rendendo così inutile il doppio finale.

La vera finale però è stata probabilmente la semifinale contro la Serbia, dove Sinner ha battuto Djokovic nel singolare e poi anche nel doppio, assicurando all’Italia i punti necessari per la finalissima.

Mastica amaro Lleyton Hewitt, capitano dell’Australia ed ex numero 1 al mondo, che sognava di vincere il titolo e che invece si è dovuto accontentare della medaglia d’argento.

Proprio la medaglia d’argento è stata fonte di polemiche, poiché Hewitt se l’è tolta dopo la premiazione, un gesto poco sportivo che purtroppo ultimamente sta andando molto di moda tra i vari sport tra gli atleti che arrivano secondi e che quindi sembrano non accettare la sconfitta.

La rabbia di Lleytoh Hewitt

La sconfitta è ancora più cocente per Hewitt poiché la vittoria è sfuggita dalle mani dell’Australia per il secondo anno consecutive. L’ex tennista, pur riconoscendo i meriti di Sinner e compagni, ha criticato aspramente il regolamento della coppa Davis che è stato notevolmente modificato.

In passato le Nazionali ospitanti potevano scegliere la superficie di gioco a loro più congeniale, mentre questa volta si gioca su un campo neutro. “Sono davvero stufo! – ha tuonato Hewitt – Non c’è andata e ritorno nei playoff, non ci sono partite da cinque set. Non è l’ideale. Giochiamo sempre sulla stessa superficie. Ad essere sincero, sì, sono stufo”.

La nuova coppa Davis, evidentemente anche per esigenze televisive, ha ridotto i set da 5 a 3 prevedendo partite più concentrate e ravvicinate su un’unica superficie. “Questa non è la coppa Davis – ha proseguito l’ex tennista australiano – giocare sulla terra, sull’erba, all’aperto. Ci sono altre situazioni. Ed è frustrante che non ci siano tutti i tipi di superfici e condizioni in Coppa Davis, soprattutto in queste grandi partite finali”.

Sul gesto finale molto criticato di non voler tenere la medaglia d’argento Hewitt ha risposto così, come riportato da Ubitennis: “Dispiace per i ragazzi perché ci siamo arrivati ancora una volta maledettamente vicini. Oggi il primo match, quello di Popyrin, poteva finire in entrambi i modi. Alexei ha giocato molto bene. Si è creato molte opportunità. Fossimo arrivati al secondo match sull’1-0 per noi, sarebbe stato tutto diverso. Comunque, sono molto orgoglioso dei nostri ragazzi, del nostro staff, della squadra. Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo e ci siamo arrivati vicini ancora una volta”.

I complimenti all’Italia

Nonostante la grande amarezza, Hewitt ha fatto i complimenti comunque gli organizzatori della finale di Malaga che hanno garantito un bello spettacolo: “Hanno le mani legate, per il format che hanno scelto hanno fatto un grande evento”.

Non ha potuto fare a meno di elogiare Sinner, che ha trascinato l’Italia alla vittoria, lanciando comunque una piccola provocazione: “Le condizioni lo hanno aiutato, ma ha dimostrato perché è tra i quattro migliori al mondo”.

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