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Levrieri

Bufera per il ritorno della corsa dei levrieri: animalisti contrapposti

Pubblicato il 3 Maggio, 2022

Si torna indietro nel tempo e loro, gli eleganti amici quattro zampe, dovranno nuovamente darsi battaglia correndo più veloci degli altri.

E già, i levrieri torneranno a correre in pista, a vent’anni dalla chiusura dell’ultimo cinodromo di Roma. Accadrà a Maserada sul Piave, in provincia di Treviso, dove il Comune ha dato in concessione all’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (Enci) 27mila metri quadrati all’interno del Parco Parabae.

Obiettivo dell’ente è quello di realizzare una pista ovale di 167 metri che possa ospitare corse amatoriali per lo svago dei cani anche a livello internazionale, con un investimento dichiarato di 160mila euro, mentre nelle intenzioni del sindaco trevigiano Lamberto Marini, c’è la volontà di generare una ricaduta positiva sul tessuto economico della zona. Sul piede di guerra invece ambientalisti e animalisti, promotori di una petizione per il ritiro della concessione che ha raggiunto in pochi giorni le 10mila firme.

“L’obiettivo è lecito ma al di là del fatto che le corse amatoriali sono legali – scrive Stefania Traini, presidente e fondatore di Pet Levrieri onlus – storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, come le scommesse clandestine, al di là della volontà e della responsabilità degli organizzatori. Inoltre, la presenza di questa pista e le iniziative connesse, aperte anche ad altri paesi europei, potrà incentivare l’importazione di levrieri da paesi come l’Irlanda che, alimentando l’industria del racing ancora legale in alcuni Paesi, sfrutta ed elimina migliaia di cani”.

Secondo la Pet Levrieri, nell’ “isola di smeraldo” almeno 6mila animali vengono uccisi ogni anno al termine della carriera mentre in Australia un recente rapporto del governo fa salire questo numero a 17.000 cani. 

LA REPLICA DEL SINDACO

Lamberto Marini ha risposto indignato con un lunghissimo post su Facebook. Ecco il testo integrale:

“Non sono solito intervenire sui social, e preferisco decisamente il confronto diretto e tramite i canali istituzionali, ma non posso, questa volta, come Sindaco e come rappresentante dell’Amministrazione comunale in carica, non prendere posizione nei confronti di questa campagna indecente e diffamatoria messa in campo dagli esponenti della minoranza consiliare maseradese, per bocca del loro capo gruppo, che ha trovato poi ampio risalto sulla cronaca locale e sui social.

Libertà di pensiero e di dissentire certo, ma qui si è voluto insinuare che il progetto per la realizzazione di uno spazio per attività sportive dei cani levrieri possa mascherare attività illecite, possa instaurarsi un giro di scommesse clandestine, si possa favorire il maltrattamento di animali, il tutto facendo scempio di un’area a valenza naturalistica. Nulla di più falso. Partiamo dallo scempio dell’area naturalistica: i cittadini maseradesi si ricordano in quale stato di degrado era l’area (impianti sportivi compresi) quando questa Amministrazione è subentrata alla precedente? I cittadini maseradesi sono ritornati in questi ultimi tempi a vedere come l’area è rinata sotto ogni punto di vista?

L’impianto che sta sorgendo non intacca tale l’area (l’informazione veicolata è stata quella dell’utilizzo del c.d. “magredo”!! Sta da un’altra parte!! Andate a vedere!!), ma va ad unirsi agli esistenti impianti sportivi. Sarà costituito da un semplice anello di sabbia recintato con rete di poco più di un metro di altezza contornata da siepe secondo le prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici e del Genio Civile che hanno concesso i rispettivi nulla osta. ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana, non un privato od una società qualsiasi) gestirà ed utilizzerà in esclusiva l’area organizzando verifiche zootecniche, che per le razze levriere consistono in prove di coursing e di racing, nel quadro dell’attività tecnica che l’Ente porta avanti per la selezione ed il miglioramento delle razze canine. Il tutto in una cornice di assoluta legalità, costante controllo e totale trasparenza.

C’è qualcuno veramente disposto a credere che in un Comune, dove vi è un Sindaco che ha indossato per quarant’anni la divisa del Carabiniere e dove è stato istituito un assessorato per la tutela ed il benessere degli animali, si possano consentire attività illecite, quali corse e scommesse, tra l’altro espressamente vietate dallo statuto di ENCI e dalla legislazione italiana?

È evidente che l’intento è solamente quello di gettare discredito sull’attuale Amministrazione utilizzando quello sport oggi molto in voga del buttare fango addosso all’avversario. Che tristezza, anche considerando che il progetto è stato portato al dibattito in consiglio comunale il 29 giugno 2021, dunque quasi un anno or sono, c’è stata ampia discussione, sono stati forniti chiarimenti e delucidazioni e date ampie assicurazioni, la minoranza consiliare ha avuto accesso a tutti gli atti. Ma ancora più triste è stata la risposta del popolo dei social.

Hanno abboccato quasi tutti all’amo infido che è stato lanciato. Si è instaurata la solita “catena di sant’Antonio” all’interno della quale tutti danno giudizi, tutti sanno tutto, tutti sono professori e conoscitori della materia, alcuni hanno approfittato della situazione per lanciare vergognosi post offensivi o velatamente minacciosi! Qualcuno di costoro si è informato di cosa si parla, ha chiesto chiarimenti e delucidazioni? Ad oggi il sottoscritto non ha ricevuto una, dico una, richiesta in tal senso.

Concludo rimandando alla nota che ENCI ha pubblicato (e che allego) ed invito tutti a leggere forse l’unico sensato ed esauriente intervento di Davide Beltrame sulla testata online Ti presento il Cane al link:http://www.tipresentoilcane.com/…/polemiche-poco…/

Rimango naturalmente a disposizione di chiunque. Alla minoranza consiliare ricordo che tra le funzioni proprie del consigliere comunale c’è naturalmente quella di verificare che il sindaco e la giunta esercitino correttamente la loro attività di governo, intervenendo con tutti gli strumenti che la legge prevede, ma il tutto dovrebbe avvenire nella massima correttezza, trasparenza, educazione e rispetto dell’altrui persona. Sono valori che sono nel DNA del sottoscritto e di questa Amministrazione. Altri paiono averli dimenticati nel cassetto. Cordialità”.

Ed ecco il comunicato dell’ Enci pubblicato da Marini.

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