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Covid-19, in Calabria torna la zona rossa. Chiusa frazione nel reggino

Pubblicato il 30 Agosto, 2020

Torna la zona rossa in Italia. A ritornare al recente passato è la Regione Calabria che dispone che una frazione di Oppido Mamertina (RC) venga colpita da un provvedimento limitativo degli spostamenti, a causa di un focolaio da covid-19.

Nella giornata di sabato 29 agosto 2020, successivamente alla trasmissione dei dati per il bollettino giornaliero regionale, il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria ha
comunicato che, nel Comune di Oppido Mamertina ed in particolare nella frazione di Messignadi, sono stati già individuati 13 soggetti positivi al COVID-19 tutti ivi residenti, alcuni dei quali già sintomatici. Questo è quanto si legge in un’ordinanza emessa dall’ente regionale.

Un focolaio che rappresenta un potenziale pericolo per l’ulteriore diffusione del virus, visto che i soggetti positivi avrebbero avuto numerosi contatti stretti con i familiari e la popolazione del luogo, per i quali il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP ha in atto ulteriori accertamenti ma che già fanno registrare una incidenza superiore a 10 casi confermati per mille abitanti e una percentuale di test positivi sul totale dei test effettuati tra i contatti, prossima al 30%.

Una situazione che ha costretto la Regione ad adottare provvedimenti limitativi nella frazione di Messignadi del Comune di Oppido Mamertina (RC). Disposto, infatti, il divieto di allontanamento per parte di tutti coloro che si trovano all’interno della frazione stessa; ridotta drasticamente ogni possibilità̀ di vicinanza fisica e limitato al massimo ogni spostamento; vietato l’accesso, fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita
dal territorio individuato, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza e nelle attività riguardanti l’emergenza, e per le forze dell’Ordine, Forze di Polizia, Forze Armate, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impiegati per le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19 o in altri servizi d’istituto, dei servizi pubblici essenziali, per gli spostamenti connessi alle relative attività. Saranno consentiti unicamente gli spostamenti ritenuti essenziali.

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