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Covid, anticorpi monoclonali: prodotti a Latina ma in Italia sono ancora fuorilegge

Pubblicato il 2 Febbraio, 2021

Anticorpi monoclonali, ovvero quella che, all’estero, viene considerata l’unica vera cura efficace contro il covid 19. Torna a parlarne, intervistato dai colleghi del Fatto Quotidiano, Aldo Braca, titolare della Bsp Pharmaceuticals di Latina dove questi farmaci vengono prodotti.

L’azienda è divenuta celebre nell’era Covid perché da Latina partono, ogni giorno, i camion refrigerati che portano gli anticorpi monoclonali della Eli Lilly in tutto il mondo fuorché in Italia, dove l’Aifa non li ha autorizzati.

“Non ci dormo la notte, da quando ho iniziato a mandare via il prodotto. Mi fa incazzare non una, ma dieci volte. Lo scriva pure questo. Ma la prego, aggiunga: l’Italia deve darsi una mossa”.

L’Agenzia del Farmaco, che dal ministero dipende, non ha autorizzato la sperimentazione, neppure quando le fiale erano state offerte gratuitamente a questo scopo.

Il motivo di questo rifiuto è ignoto, si posso fare solo ipotesi. Fatto sta che questo farmaco non sarà disponibile per sempre: “Coi vaccini che ritardano sale la domanda globale di anticorpi – avverte Braca – . Ho ancora capacità produttiva ma dopo Trump l’amministrazione Biden ha subito opzionato altri due milioni di dosi, ora la Germania. Lilly ha messo un booking molto alto, ma se non ci muoviamo presto l’intera produzione sarà opzionata”.

Il Italia lo scorso 21 gennaio l’Aifa ha emanato un “bando per lo studio randomizzato” sugli anticorpi monoclonali.

Intanto ci sono paesi, anche europei come la Germania, che hanno iniziato a rifornire gli ospedali senza aspettare autorizzazioni dall’Europa.

Quando, e se, questi farmaci verranno autorizzati anche in Italia, potremmo correre il rischio che, avendo opzionato all’esterno tutta la produzione, ci vorranno mesi per avere la nostra parte. Anche se proprio in Italia, a Latina, vengono prodotti.

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