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Covid, le “varianti” diminuiscono l’efficacia dei vaccini

I risultati del vaccino dipenderebbero dalle varianti e dai Paesi in cui vengono iniettati. Johnson&Johnson, la casa farmaceutica Usa che ne metterà in commercio una grande quantità (400 milioni di dosi solo nell’Unione Europea) ha reso noto che i suoi, che non hanno bisogno di un richiamo, sono efficaci al 66%.

Poco rispetto al 95% di Pfizer, ma gli americani sostengono che ad esempio negli Stati Uniti i loro vaccini sono sicuri, mentre la percentuale scende vertiginosamente in America Latina e Sudafrica, dove appunto si sono originate le nuove varianti del virus. La conferma dell’esattezza dello studio viene dagli analoghi risultati di Novavax. 

Il vaccino di questa casa farmaceutica inietta la spike (la punta della corona) direttamente nel corpo, un metodo definito più tradizionale come quello del vaccino contro l’influenza. Ricordiamo che la variante sudafricana ha già fatto la sua comparsa anche in Italia. Contro di lei anche i vaccini di Moderna e di Pfizer-BioNTech si sono rivelati meno efficaci. 

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