Un 24enne è stato assolto dopo essere finito sotto processo (rito abbreviato) con l’accusa di falso. Nel marzo del 2020, in pieno lockdown, dopo essere stato fermato per un controllo l’uomo dichiarò, nell’autocertificazione, di essere diretto a casa dal lavoro. Nonostante, in seguito ad accertamenti, si appurò essere una bugia, il 24enne è stato assolto. Secondo il gup Alessandra Del Corvo, “un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge e, anche se ci fosse, sarebbe in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo”, previsto dalla Costituzione. Il giudice ha così accolto la richiesta di assoluzione nei confronti del giovane della procura di Milano.
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