Dagli Scout alla rianimazione dell’Angelo

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C’è il simbolo dell’Agesci sulla strumentazione con cui l’équipe della Rianimazione di Mestre pianifica il proprio lavoro durante le riunioni quotidiane: “Gli strumenti digitali attraverso cui dialoghiamo – spiega il Primario Francesco Lazzari – a partire dagli schermi su cui verifichiamo insieme la pianificazione giornaliera, sono stati donati nelle scorse settimane dell’Agesci della zona di Mestre.

I nostri amici Scout, così, ci accompagnano e ci sostengono in questo momento di particolare intensità”.
Tre monitor ad alta definizione, a cui si aggiungono altre strumentazioni minori, attivi nella sala comune dell’équipe del dottor Lazzari, sono stati donati grazie a una raccolta fonda avviata dai ragazzi e dei loro capi nello scorso mese di aprile, nel bel mezzo della prima ondata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Circa quattrocento “Esploratori e Guide” – così si chiamano i ragazzi dell’associazione di età compresa tra i 12 e i 15/16 anni – con il sostegno dei loro capi scout hanno deciso di devolvere i contributi inizialmente destinati per lo svolgimento del “San Giorgio”, il raduno in onore del loro Santo protettore che ogni primavera vede protagonisti i giovani scout, ai sanitari e quanti erano e sono impegnati in prima linea per curare i pazienti colpiti dall’avanzata dell’epidemia.
“In un tempo completamente inedito, anche per le nostre attività scout, abbiamo voluto mostrarci prossimi ad uno dei luoghi del nostro territorio maggiormente esposto alla crisi sanitaria in corso e dimostrare la nostra gratitudine a chi dal suo interno ha cercato di prendersi cura di chi aveva veramente bisogno”, sottolineano Francesca Lachin e Lorenzo Lazzari, Incaricati alla Branca EG di zona.
Un plauso e un ringraziamento a nome dell’Azienda sanitaria viene dal Direttore Generale Giuseppe Dal Ben: “Anche il lavoro degli Ospedali, in questo tempo Covid – ha sottolineato – vira sempre di più verso l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle opportunità digitali. Anche in questo caso, con questa sua donazione, l’Agesci ha saputo conciliare la cultura della solidarietà con l’intelligenza nella scelta del dono, utile per i nostri operatori sanitari e per la nostra Terapia Intensiva”.

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Redazione Venezia

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