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Dania Mondini

Dania Mondini: chiesto il processo per sei dirigenti Rai che avrebbero perseguitato la giornalista

Pubblicato il 23 Settembre 2023

La conduttrice del Tg1 Dania Mondini sarebbe stata emarginata dai superiori con l’obiettivo di sostituirla. 

Quindi, i capi devono essere processati per l’accusa di atti persecutori. È la richiesta del procuratore generale Marcello Monteleone per sei dirigenti Rai per fatti tra il 2018 e il 2021.

A rischiare di finire sul banco degli imputati è l’intera catena di comando della redazione del telegiornale dell’epoca: due ex direttori del Tg1, Andrea Montanari e Giuseppe Carboni, il vice Filippo Gaudenzi, la giornalista Costanza Crescimbeni, il caporedattore Piero Damosso e infine il suo vice Marco Betello, riferisce il Corriere.

Il 15 gennaio si svolgerà l’udienza preliminare.

Sono 23 gli episodi ricostruiti dall’accusa che dimostrerebbero le vessazioni subite dalla Mondini, assistita dagli avvocati Irma Conti e Francesco Falvo D’Urso, all’interno della redazione. 

Secondo l’accusa il primo passo per realizzare il piano di sostituzione della giornalista sarebbe stato il trasferimento in una stanza occupata da un collega, sfiorato dal sospetto di “legami con presunti ambienti della criminalità organizzata”, nonché “sofferente di seri problemi intestinali”.

Il provvedimento non riguarda solo Mondini. Altri giornalisti traslocano nel medesimo ufficio. Ma mentre questi ultimi abbandonano la stanza senza richiami, Mondini viene sollecitata a rientrarci dai superiori. In caso contrario, le sarebbe stata prospettata la possibilità di toglierle la scrittura dei pezzi. In un’altra occasione le sarebbe stata tolta la redazione di un servizio prestigioso “sulla manovra economica”.

Viene anche rimproverata di qualche inciampo durante la conduzione. Alcuni degli imputati avrebbero provato approcci meno ruvidi per allontanarla proponendole una promozione in cambio dell’abbandono della conduzione del Tg1.

La giornalista, sempre secondo l’accusa, fa buon viso a cattivo gioco. Combatte le sue battaglie, ma senza alzare la voce.

Tuttavia, i comportamenti dei sei dirigenti le avrebbero provocato danni professionali e psicofisici.

A documentarlo una serie di certificati che descrivono “un disturbo dell’adattamento persistente con sintomi ansiosi di grado lieve e una patologia cardiologica caratterizzata da fibrillazione”.

È necessario ricordare come la Procura, in una prima fase, abbia chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, ritenendo che la ragioni della Mondini avrebbero dovuto essere esaminate in sede civile, non certo penale.

Ma in questa fase l’indagine viene avocata dalla Procura generale, che svolge l’istruttoria da capo, giungendo alla conclusione della necessità di svolgere un processo ai sei dirigenti.