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Denuncia gli estorsori e si ritrova un proiettile fuori al bar. Lo sfogo di un commerciante di Pozzuoli: “Abbandonato anche dagli amici”

Una vergognosa storia di estorsioni e intimidazione, dove a pagare sono sempre le persone perbene.

Pubblicato il 22 Aprile, 2022

Il titolare di un bar di Pozzuoli, dopo aver denunciato i suoi estorsori, si è ritrovato un proiettile fuori al suo locale come avvertimento.

É la triste storia di R.S., una delle tante purtroppo che raccontano altri commercianti che vorrebbero semplicemente svolgere il loro lavoro, ma che invece devono dar conto alla criminalità organizzata.

Nonostante i tanti proclami, le istituzioni spesso lasciano solo chi ha il coraggio di denunciare. R.S. racconta la sua storia a Francesco Emilio Borrelli: “Vorrei portare a conoscenza dell’opinione pubblica di tutto ciò che sto passando da due anni a questa parte. Ho aperto un piccolo bar nel quartiere dove sono nato (a Pozzuoli) e lì che sono arrivati i ’guappi di cartone’. Già feci denuncia per estorsione e a quasi un anno e mezzo di distanza giovedì ho trovato un bossolo di proiettile fuori al bar”.

La cosa più triste è che anche gli amici lo hanno abbandonato: “E’ bruttissimo che per aver denunciato la montagna di m***a dei camorristi, gli amici di sempre non mi guardano più in faccia come se fossi io il male. Ai carabinieri ho portato i video in qui vengo minacciato, ci anche noti pluripregiudicati che vanno vicino ai miei clienti e gli dicono di non venire più nel mio bar, ma sono ancora tutti fuori”.

Borrelli, insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli, ha espresso la massima solidarietà al commerciante con queste parole: “Proviamo davvero vergogna per chi abbandona chi ha avuto il coraggio di denunciare il racket ed i camorristi. L’omertà e la vigliaccheria sono tipiche di quella mentalità sub-criminale che da tempo ha messo radici nella nostra terra e se non la si sradicherà sarà molto complicato, allora, mettere fine al fenomeno camorristico vero e proprio.

Al contempo, le Istituzioni e le forze dell’ordine devono tutelare, con fatti concreti, chi si oppone alle estorsioni, chi dice no ai clan, per garantire la loro incolumità e fare in modo che il popolo che rinnega il fango della camorra diventi sempre più numeroso”.

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