AGROPOLI. Fenomeno di inciviltà e di mancanza di rispetto per la storia della città nelle sue simboliche manifestazioni di civiltà tramandate da secoli: trovare scarti di ogni genere nel fossato del castello angioino-aragonese, ed aver depositato rifiuti provenienti da demolizioni di carattere edile anche nella zona del parcheggio dell’edificio storico, è un segnale di disinteresse verso una delle mete ricercate dai turisti che raggiungono il centro cilentano. Nel recente passato molte le segnalazioni dei cittadini, che più volte hanno richiesto un’idonea recinzione della zona, dove insistono il parcheggio e gli ulivi secolari, diventati ricovero per l’immondizia di ogni genere: tra l’altro, nella parte sotterranea sono presenti importanti reperti (un villaggio greco del VII secolo a.C. ed uno protostorico del XI-X secolo a.C.), al punto che il Mibact, proprietario del terreno e dell’immobile, ha effetuato degli scavi che hanno portato alla luce notevoli testimonianze della storia agropolese più remota.
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