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Detenuti evadono scavando un tunnel ma si fermano al ristorante vicino a mangiare: presi

Pubblicato il 23 Marzo, 2023

Dopo aver scavato a lungo per creare un tunnel con oggetti di fortuna che avevano in cella, due detenuti statunitensi sono riusciti a scappare dal carcere dove erano rinchiusi solo per essere catturati poche ore dopo in un vicino ristorante dove si erano fermati a mangiare.

È accaduto tra lunedì e martedì scorsi in Virginia dove i due evasi sono riusciti a scappare dalla prigione di Newport News per farvi ritorno poche ore dopo.

L’allarme è scattato tra il tardo pomeriggio e la prima serata di lunedì quando all’ultimo conteggio dei detenuti prima della sera si è scoperto che mancavano all’appello il 37ene John Garza, 37 anni, e il 43enne Arley Nemo. È subito scattato l’allarme e poco dopo è stata scoperta anche la loro via di fuga, un buco nel muro della cella e poi un tunnel che li ha portati fuori dalla prigione.

Secondo quanto ha spiegato l ‘ufficio dello sceriffo di Newport News, i due evasi hanno scavato un buco attraverso una delle pareti della prigione usando “strumenti di fabbricazione primitiva”. In particolare avrebbero usato uno spazzolino da denti e un oggetto di metallo per costruire un piccolo scalpello. Secondo le indagini preliminari, con questi strumenti di fortuna hanno creato una prima breccia che li ha portati nel cortile del penitenziario, da li poi hanno scavalcato un muro per fuggire senza che nessuno se ne accorgesse.

La loro fuga però è durata veramente molto poco. Forse sarà stata la voglia di sedersi e mangiare qualcosa di buono dopo lungo tempo di rancio in cella e così, dopo una notte nascosti, al mattino seguente i due si sono recati in un ristorante lontano pochi chilometri dalla prigione dove hanno tranquillamente ordinato regolare colazione. Per loro sfortuna, però, qualcuno li ha notati, dopo l’allarme lanciato in zona, e la polizia è stata avvertita.

Garza era in custodia con l’accusa di oltraggio alla corte, violazione della libertà vigilata e mancata comparizione. Nemo era detenuto con l’accusa di frode con carta di credito, furto con carta di credito, falsificazione, possesso di strumenti da scasso, furto aggravato, oltraggio alla corte e violazione della libertà vigilata. Ora entrambi rispenderanno anche di evasione.

Una indagine interna è stata aperta invece sulla fuga. Pur non trattandosi di una prigione ad alta sicurezza, infatti, nessuno si aspettava che due detenuti comuni potessero evadere così facilmente avendo tutto il tempo per scavare un buco nel muro.

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