L’assessora Carla Bezzini del Comune di Piombino forse non ha chiaro il concetto di pari opportunità (lanciato dai movimenti femministi, è diventato legge con la L.125/1991). Il concetto di discriminazione indiretta (ma nel caso della dichiarazione di Bezzini nei confronti di Mahmood siamo di fronte ad una discriminazione diretta) è stato spiegato e delineato con precisione dalla legge in questione, e nella stessa si indicano anche i processi culturali, amministrativi e politici per superarla. I comportamenti discriminanti si combattevano e si continuano a combattere tutt’oggi, grazie ad una normativa estesa e attualizzata, seppur non esaustiva.
La dichiarazione di Bezzini ci riporta indietro alle deportazioni di gay e lesbiche, per non parlare delle condizioni di tutto il mondo LGBT che viveva nell’ombra e nella vergogna. E’ inoltre interessante sottolineare che esiste un Ordine della Giarrettiera presieduto da Elisabetta II. Come lo stesso nome suggerisce, lo stemma dell’Ordine è una giarrettiera con sopra scritto il motto Honi soit qui mal y pense (“Sia vituperato chi ne pensa male”). Non conoscenza e pregiudizio non vanno d’accordo con i tempi che viviamo e con la storia che purtroppo siamo stati costretti a subire. Chi riveste un incarico pubblico – non importa se di destra o di sinistra – ha il dovere non solo di di rappresentare tutt*, ma anche di dimostrare rispetto e volontà di inclusione.
Segreteria Cgil provincia di Livorno
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