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Dieci gradini la tengono prigioniera in casa: la triste storia di un’anziana invalida pontina

La donna deambula solo in sedia a rotelle e per questo non può scendere i dieci scalini che la separano dal piano terra e dalla “libertà”

Pubblicato il 11 Marzo, 2024

Una storia triste, ma anche maledettamente irritante, quella raccontata dal collega Ruggieri di latina Oggi e che riguarda una signora invalida prigioniera delle barriere architettoniche nella sua abitazione a Scacciagalline, quartiere popolare di Formia. L’assenza di un accesso adeguato le impedisce di uscire di casa e accedere ai servizi essenziali per la sua salute.

La situazione della donna

L’anziana donna è confinata all’interno della sua abitazione a causa di dieci scalini che le rendono impossibile l’accesso all’esterno. Utilizzando una sedia a rotelle, i suoi arti inferiori bloccati la rendono incapace di superare le barriere architettoniche circostanti. Una situazione che va avanti da 7 anni.

Interventi richiesti

L’Ater, ente responsabile della gestione delle case popolari, è stato sollecitato più volte da figure istituzionali regionali e comunali per risolvere la situazione. Sono stati effettuati sopralluoghi tecnici e sono state avanzate proposte, ma finora la soluzione rimane elusiva.

Proposte e ostacoli

La vicina di casa ha acconsentito all’installazione di un bracciolo metallico per consentire alla donna di raggiungere il piano strada. Tuttavia, l’Ater ha dichiarato di non avere fondi per realizzare l’intervento, nonostante la disponibilità della donna nel seguire le indicazioni e cambiare la sua carrozzella per agevolare l’operazione.

Impegno delle istituzioni

Le istituzioni regionali e comunali hanno espresso interesse per il caso e sollecitato l’Ater a trovare una soluzione tempestiva. Tuttavia, l’ostacolo dei fondi sembra essere un impedimento significativo nella risoluzione del problema.

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