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Discarica a Ceriara: le precisazioni del sindaco di Priverno Bilancia

Pubblicato il 26 Marzo, 2022

“Da qualche settimana si susseguono incontri tra organizzatori non meglio precisati e cittadini residenti nell’area di Ceriara intorno alla paventata allocazione di una discarica dei rifiuti secchi all’interno di una cava dismessa, nella zona di Valle Denga, prospiciente Via Fascia.
Come abbiamo avuto modo di precisare nel Consiglio comunale dello scorso 17 febbraio in risposta alla questione posta dai Consiglieri di minoranza, quel sito non possiede i requisiti necessari perché possa diventare una discarica”.
Questo è l’incipit del lungo messaggio affidato ai social da parte del sindaco di Priverno Anna Maria Bilancia.
Insomma, ancora prima che il collega di Sezze Lucidi annunciasse la rinuncia al progetto per il sito di compostaggio, un altro macigno è stato tolto dalle spalle degli abitanti della pianura di Sezze e Priverno.
Il sindaco Bilancia ha voluto poi precisare che: “E’ vero che ad una prima ricognizione effettuata dalla Provincia, oltre tre anni fa, per l’individuazione di siti per lo stoccaggio dei rifiuti, la cava in questione è stata inserita nell’elenco di cave e di siti industriali presi in considerazione, ma è altrettanto vero che a quella prima ricognizione sono seguite analisi e approfondimenti che hanno evidenziato, per la cava di Priverno una serie di vincoli per i quali, secondo le vigenti normative, questa non può essere utilizzata allo scopo in questione“.
“Il confronto per l’individuazione di un sito provinciale di stoccaggio della frazione secco residuo – prosegue Anna Maria Bilancia – ha coinvolto i sindaci di tutta la provincia. Seduti intorno a un tavolo tecnico composto dal Presidente della Provincia e da tutti i Sindaci, è emersa prioritariamente la volontà di individuare un sito industriale dismesso, e subito dopo attraverso un Comitato Ristretto che ha investito per l’individuazione del sito di stoccaggio direttamente il settore Ecologia e Tutela del Territorio dell’Ente provinciale che ha effettuato dapprima una serie di sopralluoghi nelle aree a maggior vocazione, rispetto alla finalità progettuale, e successivamente ha sviluppato un’analisi cartografica. Il gruppo di lavoro , attuando gli indirizzi del comitato ristretto, ha redatto uno studio definito di “Primo Livello”, sottoposto all’attenzione dell’assemblea dei sindaci nonché della Regione Lazio. Da questo studio, che ha analizzato otto siti di cave, è emerso che la cava sita nel Comune di Priverno non solo ha rappresentato numerosi “Fattori di Attenzione Progettuale” ma all’approfondimento puntuale sulle caratteristiche vincolistiche dell’area ha presentato numerosi fattori escludenti, tra i quali: la vicinanza ad una zona di Protezione speciale; la presenza di aree agricole di particolare pregio; l’assenza di idonea distanza dall’edificato urbano >500 m, se case sparse, e altri fattori escludenti, come la presenza di una scuola, definita sito sensibile a meno di un raggio di mille metri e la presenza di un vincolo idrogeologico.
Attualmente, lo studio e il compito di individuare il sito per la discarica è nelle mani di un Commissario, nominato dalla Regione. Il quale non potrà non tener conto di quanto previsto dalle norme sulla materia su richiamate e dei vincoli escludenti/condizionanti che gravano sulla cava di Valle Denga rendendola del tutto inidonea ad ospitare una discarica”.
Insomma, l’analisi del sindaco di Priverno esclude, in maniera categorica, che il sito privernate possa anche solo essere preso in considerazione. La speranza di tutti i residenti è che sia veramente così.

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