Disney ha deciso di chiudere i 15 negozi presenti in Italia, compreso quello di Milano. I prodotti si potranno acquistare grazie all’ecommerce. I sindacati del commercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ricevuto la comunicazione dalla direzione societaria in maniera inaspettata, come dicono in una nota. La società ha fatto sapere ai sindacati che la messa in liquidazione è avvenuta il 19 maggio. Nei Disney store lavorano 230 persone che nei mesi della pandemia hanno alternato lunghi periodi di cassa integrazione a periodi di lavoro non certo brillanti, dicono i sindacati. Adesso comincia per loro una fase difficile, soprattutto perché al momento della comunicazione della decisione non è stata data «nessuna prospettiva» e non sono state avanzate «proposte per la tutela occupazionale», dicono i sindacati. Non è la prima volta in queste ultime settimane che il commercio assiste all’annuncio della chiusura di tutti i negozi di una catena internazionale o di una loro parte consistente. È accaduto con Douglas che ha annunciato un taglio del network dei negozi del 25% chiudendo 128 negozie su 500 nei prossimi 18 24 mesi. Nei giorni scorsi la società ha trovato un accordo sugli incentivi all’uscita. Non ci sono invece segnali di una possibile trattativa con Accessorize London che ha annunciato la chiusura di tutti gli store in Italia. Per Disney la prossima settimana ci sarà un’assemblea unitaria nella quale i sindacati del commercio verificheranno le iniziative da prendere.
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