Pubblicato il 1 Luglio, 2022
Mai lavorato in vita sua, ma una caterva di proprietà nel suo ingente patrimonio. La protagonista di questa storia è una 30enne di Legnano disoccupata, ma con un patrimonio molto ampio.
La conclusione delle indagini
La Polizia ha concluso le indagini sulla 30enne e ha accertato come il suo patrimonio fosse composto da un monolocale, un appartamento di cinque vani con box e cantina, un conto corrente sostanzioso in banca e sei figli da mantenere. Tutto questo però era stato guadagnato dalla donne grazie a una lunga serie di furti, rapine ed episodi in cui è stata accusata di ricettazione. Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha disposto il sequestro preventivo dei beni che diventerà una effettiva confisca se la donna non riuscirà a dimostrare la loro lecita provenienza.
La carriera criminale e il compagno come prestanome
La carriera criminale della 30enne ha avuto inizio nel 2007, quando era ancora minorenne, ed è culminata dieci anni dopo, quando è stata arrestata. Ma l’episodio principale è stato quello relativo a una sua ricerca e al conseguente fermo delle forze dell’ordine tedesche a Tiergargen, vicino Berlino. In quel caso le erano stati contestati dei furti in appartamento compiuti nello stato tedesco e che le avevano fruttato un bottino di 70mila euro tra gioielli e soldi in contanti. Con tutto il denaro guadagnato la 30enne era riuscita a mettere su un piccolo impero di benessere, ma intestando le proprietà al compagno, convivente e quindi prestanome. La Questura del capoluogo lombardo ha accertato come la donna abbia “mantenuto un tenore di vita agiato senza svolgere alcuna attività lavorativa, come ricostruito dagli accertamenti patrimoniali fatti dai poliziotti della Divisione anticrimine”.
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