Pubblicato il 21 Giugno 2025
Il sacerdote antimafia ancora nel mirino
Don Antonio Coluccia, noto per il suo impegno contro il traffico di droga e la criminalità organizzata nelle periferie romane, ha denunciato di essere stato minacciato e aggredito verbalmente durante una visita al Quarticciolo, quartiere di Roma ad alta tensione.
A raccontarlo è stato lo stesso sacerdote in un post pubblicato su X:
“Tornato a Quarticciolo, Roma. Ero lì per incontrare alcuni residenti esasperati dalla situazione. Le vedette hanno iniziato a lanciare le pietre e qualcuno mi ha urlato ‘prete infame’. Proseguirò il cammino. Le tenebre non prevarranno”.
Meloni: “Chi difende la legalità non deve mai sentirsi solo”
La vicenda ha suscitato reazioni immediate dal mondo politico, in particolare dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso pubblicamente la sua vicinanza al sacerdote.
“A don Antonio Coluccia va tutta la mia solidarietà. Chi sfida la criminalità con coraggio e difende la legalità non deve mai sentirsi solo. Siamo al tuo fianco, sempre”, ha scritto Meloni sul suo profilo Instagram.
Un simbolo della lotta per la legalità nelle periferie
Don Coluccia è ormai una figura di riferimento nella lotta alla criminalità nei quartieri più difficili di Roma, spesso teatro di scontri tra legalità e organizzazioni illecite. La sua presenza è vista da molti come un presidio di resistenza civile, ma anche come una provocazione da chi gestisce il malaffare sul territorio.
Nonostante le minacce ricevute, il sacerdote ha confermato la sua intenzione di continuare il suo impegno accanto ai cittadini onesti, ribadendo che non sarà il clima d’intimidazione a fermarlo.
Ieri sono tornato a Quarticciolo Roma. Ero lì per incontrare alcuni residenti esasperati dalla situazione. Le vedette hanno iniziato a lanciare le pietre e qualcuno mi ha urlato prete infame. Proseguirò il cammino. Le tenebre non prevarranno
— Antonio Coluccia (@DonColuccia) June 18, 2025