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Trump

Donald Trump non ha vinto il Nobel per la Pace: la delusione è enorme

Pubblicato il 10 Ottobre 2025

L’accordo tra Israele e Hamas non basta

Donald Trump non ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace, e la notizia non è stata accolta bene dall’ex presidente statunitense. Nonostante la recente firma dell’accordo tra Israele e Hamas, avvenuta proprio alla vigilia dell’annuncio ufficiale da Oslo, il comitato norvegese ha scelto un’altra direzione.
Il riconoscimento è andato a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e simbolo della resistenza contro il regime di Nicolás Maduro.

Per Trump, che da anni ambisce a entrare nel ristretto gruppo dei presidenti americani premiati con il Nobel, si tratta di un’altra amara delusione, arrivata dopo settimane di pressioni diplomatiche e appelli pubblici.

L’ossessione del presidente

Da tempo, Trump sogna di essere ricordato accanto a Theodore Roosevelt e Barack Obama, entrambi premiati con il Nobel per la Pace. Negli ultimi giorni avrebbe spinto collaboratori e diplomatici a sostenere attivamente la sua candidatura.
Con la consueta ironia, aveva dichiarato: “Se mi chiamassi Obama, me lo darebbero in dieci minuti”.

Ma, secondo diversi analisti, questa insistenza pubblica avrebbe giocato contro di lui. I cinque membri del comitato norvegese, nominati dal Parlamento ma indipendenti, non avrebbero gradito i toni autocelebrativi e l’approccio diretto dell’ex presidente, che si è più volte definito “più meritevole di chiunque altro”.

La candidatura era stata avanzata dalla deputata repubblicana Claudia Tenney, sottolineando il ruolo di Trump negli accordi di Abramo e nei recenti tentativi di mediazione in Medio Oriente.

La reazione della Casa Bianca

Trump puntava al premio dopo l’accordo di pace a Gaza tra Israele e Hamas, ma la decisione del comitato era già stata presa in precedenza.
Dopo l’annuncio ufficiale, la Casa Bianca ha diffuso una nota dai toni duri.

Il direttore delle comunicazioni, Steven Cheung, ha dichiarato su X:

“Il presidente Trump continuerà a stringere accordi di pace in tutto il mondo, a porre fine alle guerre e a salvare vite umane. Non ci sarà mai nessuno come lui, capace di spostare le montagne con la sola forza della sua volontà.”

Cheung ha poi accusato il comitato norvegese di “anteporre la politica alla pace”, definendo l’esclusione di Trump una decisione “profondamente ingiusta”.

La replica del comitato di Oslo

Da Oslo è arrivata una risposta ferma e orgogliosa. Il comitato ha difeso la propria indipendenza, sottolineando di agire nel pieno rispetto dei principi di Alfred Nobel.

“Nel corso della nostra storia abbiamo visto molte campagne e pressioni esterne. Ma le nostre scelte sono sempre state guidate dal coraggio e dall’integrità”, si legge nella dichiarazione ufficiale.
“La nostra decisione si basa unicamente sul lavoro e sulla visione di pace voluta da Alfred Nobel.”

Con queste parole, il comitato ha chiuso ogni polemica, ribadendo che il premio non è frutto di influenze politiche, ma di un giudizio indipendente e rigoroso.

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