Vestiti costosi, macchine di prestigio, nessuna attività lavorativa dichiarata. Nonostante alcuni piccoli precedenti per stupefacenti, però, non era mai stato “pizzicato” con quantitativi utili a procedere all’arresto. Un 21enne di origini brasiliana, fidentino, è stato fermato dai Carabinieri che lo marcavano stretto da giorni. Il giovane aveva da poco cambiato macchina e, ormai sicuro del fatto suo, appariva più spavaldo, meno attento a mascherare i suoi spostamenti. Quando, attorno alle 18.30 del 29 settembre è stato visto, per il secondo giorno consecutivo, uscire da un casolare non abitato, mai frequentato in precedenza, distante dalla sua dimora abituale, è scattato il controllo.
Una gazzella del Radiomobile ha aspettato che la potente BMW si immettesse nel traffico cittadino e ha intimato l’alt. Il soggetto ha tentato la fuga ma, anche a causa del traffico di fine giornata, è stato immediatamente raggiunto, bloccato e sottoposto a perquisizione. Sul sedile del passeggero i militari hanno trovato un panetto di hashish del peso di 1 etto e un involucro con della marijuana sotto vuoto. A quel punto, doverosa, è scattata la perquisizione domiciliare, estesa anche al casolare dal quale era stato visto uscire.
Il Brasiliano, negando di avere a che fare con quell’immobile, ha cercato di sviare gli accertamenti ma i militari hanno proseguito per la loro strada, guadagnando l’accesso al casolare col piede di porco. Il motivo della recalcitranza dell’extracomunitario è apparso subito lampante: nel sottotetto i Carabinieri hanno trovato alcuni trolley strabordanti di marijuana, conservata in diversi sacchetti sotto vuot. Le valige, inoltre, contenevano anche un totale di quasi tre etti di hashish, in ovuli e panetti, nonché materiale vario per il confezionamento, per un peso complessivo di sostanza proibita che sfiora i cinque kg totali, per un valore sul mercato che si aggira attorno ai 50.000 €. Sono stati posti sotto sequestro anche i 500 euro contanti trovati nella disponibilità dell’arrestato, considerati provento di attività illecita. Alla luce dell’ingente quantitativo di stupefacente sono immediatamente scattate le manette e il giovane è stato accompagnato in caserma a Fidenza da dove, al termine della redazione degli atti, è stato accompagnato al carcere di Parma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Stefano Ravaglia
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