Era il 26 gennaio 2020 quando Kobe Bryant perse la vita a causa di un terribile incidente in elicottero che coinvolse altre otto persone tra cui la figlia Gianna. Dallo schianto a Calabasas nessuno sopravvisse.
Sono ormai due anni che il mondo dello sport ma non solo, ogni 26 gennaio, omaggia e ricorda Kobe e la sua piccola. Per molti considerato il più grande giocatore di basket, per i meno esperti un grande uomo e una grande e distinta figura.
Reggio Calabria, in particolar modo, ricorda quello che è stato il piccolo Kobe. Nel 1986 nella Cestistica Piero Viola militava Joe Bryant, papà di quello che divenne poi un campione. Al Pala-Botteghelle proprio il piccolo Kobe divenne la mascotte della squadra. All’epoca aveva solo 8 anni.
Un lutto profondo che ha segnato anche la città di Reggio Calabria che vide i primi tiri a canestro di Kobe Bryant, scomparso fin troppo presto in una fatalità da brividi.
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