Pubblicato il 6 Maggio 2025
Tragedie in due contesti distinti: perdono la vita un giovane di 24 anni e un sessantenne
In una sola giornata (6 maggio) due operai hanno perso la vita a Milano in circostanze diverse ma ugualmente drammatiche. Le vittime sono Endrit Ademi, 24 anni, e Roberto Vitale, 60 anni.
Endrit Ademi cade da 12 metri in un cantiere a Lambrate
Endrit Ademi, nato in Kosovo e residente a Rovato (Brescia), è morto mentre lavorava su una facciata in via Bassini, zona Lambrate, precipitando da un’altezza di 12 metri. L’incidente si è verificato durante interventi su un palazzo, e non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita.
Roberto Vitale investito in un deposito a Carpiano
Poche ore dopo, Roberto Vitale, un operaio di 60 anni che secondo la Uil era già in pensione, è rimasto ucciso in un deposito della DHL a Carpiano, nel Milanese. Dopo aver scaricato della merce, è stato travolto da una motrice condotta da un collega di 62 anni. L’impatto è stato fatale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Melegnano e il personale dell’ATS.
Cgil: “Non bastano più i minuti di silenzio”
“È una strage continua” ha denunciato Vincenzo Greco, della segreteria Cgil di Milano, commentando i due incidenti. Greco ha sottolineato che non sono più sufficienti i silenzi e le promesse, ma servono interventi immediati e strutturali.
A Milano ci sono solo 20 ispettori del lavoro“, ha denunciato, invocando formazione, regole certe, responsabilità condivise e una cultura della prevenzione. “La sicurezza non può essere vista come un costo. Servono investimenti veri da parte di aziende e istituzioni”.
Maurizio Landini: “Non è un’emergenza, è una strage”
Il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ha espresso parole durissime: “Non siamo davanti a un’emergenza, ma a una strage. Il profitto viene prima della persona“.
Landini, parlando da Pescara, ha ribadito come la logica che domina il mondo del lavoro sia sbagliata: “La persona è vista come una macchina, una merce sacrificabile. Bisogna cambiare modello produttivo“.
Il segretario, ha concluso affermando con forza la necessità di rimettere al centro la dignità, la vita e la salute del lavoratore, con provvedimenti concreti che non siano solo annunci.