Comune e prefettura intensificano i controlli: niente allarmismi ma scatteranno le multe

La situazione richiede maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti. I numeri parlano piuttosto chiaro: oltre 120 persone in quarantena, 24 positivi accertati ed un ricovero. Tutti i casi sono monitorati e provengono da contatti di rimando, ovvero concittadini che sono ritornati positivi dalle ferie in località scopertesi poi ad alto rischio di contagio.

“E’ stato un confronto proficuo e ricco di spunti quello convocato da Sua Eccellenza il Prefetto Cosima Di Stani per concentrare l’attenzione su Gela, alla luce dei numerosi casi di positività al coronavirus registrati nelle ultime settimane, e inizio col dire che già da questo fine settimana saranno rafforzati i controlli di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Polizia Municipale”.

Così ha esordito il sindaco Lucio Greco dopo l’incontro con il Prefetto per la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolta questa mattina. Argomento di discussione proprio l’emergenza Covid che a Gela sta facendo registrare numeri mai avuti nemmeno durante il clou della pandemia invernale.

“L’attenzione è massima – ha continuato Greco – ma niente allarmismi. Stiamo lavorando per tenere sotto controllo la situazione, ma annuncio sin da ora una stretta sui locali e la movida. I vigili urbani, inoltre, saranno chiamati a garantire il proprio impegno, in questa circostanza straordinaria, fino a mezzanotte, per partecipare ai controlli interforze e vigilare sul rispetto delle norme anticontagio valide per tutto il territorio nazionale”.

Oltre al Prefetto e al Sindaco, erano presenti le massime autorità provinciale rappresentanti di tutti i corpi di polizia e la conclusione è stata che non è più il tempo di lasciare correre. Infatti scatteranno multe salate per chi non rispetterà gli obblighi di mascherina e di distanziamento.

“Al momento – conclude Greco – abbiamo ritenuto che la situazione non sia così grave da richiamare in città l’esercito, ma seguiremo l’evoluzione della situazione in sinergia con l’ASP e valuteremo periodicamente il da farsi. La cosa importante, intanto, è aver ottenuto più uomini e più controlli perché i Comuni non possono essere lasciati soli a gestire una pandemia mondiale. Lo Stato deve essere presente e torno da Caltanissetta con la certezza che da oggi sarà di nuovo così”.

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Redazione Gela

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