Esplosione all’Hotel Saratoga di Cuba: si cercano ancora dispersi tra le macerie

La potente esplosione di una bombola di gas caricata a un veicolo, un furgoncino per l’esattezza, è avvenuta all’Hotel Saratoga di Cuba nella serata di ieri.

Il bilancio delle vittime

Il mezzo si trovava a poca distanza dall’hotel e la causa dell’esplosione è ancora da accertare. Quel che sembra certo è che comunque ci sono 22 morti e 74 feriti e che l’albergo di lusso è andato distrutto in macerie. Un vero sacrilegio per la struttura, che avrebbe dovuto riaprire tra quattro giorni dopo la chiusura imposta sia dalla pandemia che dai lavori di ristrutturazione. Le 74 persone rimaste ferite sono state ritrovate fra le macerie e ricoverate in ospedale, mentre le ricerche vanno ancora avanti per recuperare altre vittime fra i detriti. Secondo quanto diramato dalle autorità tra i morti ci sarebbero anche una donna incinta e un bimbo.

Un falso terremoto

L’esplosione in hotel è stata piuttosto forte e qualcuno dei residenti l’ha scambiata per un terremoto data la sua forza. Le finestre dell’edificio sono andate completamente distrutte mentre per fortuna l’esplosione ha risparmiato dai danni un scuola materna presente alle spalle dell’albergo. Sul momento i bambini presenti nelle classi sono stati fatti evacuare in sicurezza, così come le famiglie che vivevano nelle abitazioni della zona, e i danni sono stati nettamente minori di quelli registrati nelle strutture circostanti.

Tra le vittime anche i dipendenti dell’hotel

Intanto il presidente cubano Miguel Diaz-Canel si è recato sul luogo in cui è avvenuta l’esplosione per accertare che essa non sia stata causata da una bomba e ha detto che si è trattato soltanto di uno sfortunato incidente. L’hotel risaliva al diciannovesimo secolo ed era un punto di riferimento per tutti i personaggi famosi che venivano in visita a Cuba. Tra le vittime e le persone ricoverate anche una “folta rappresentanza” di persone che lavoravano all’interno dell’hotel. I familiari di questi dipendenti si sono recati in ospedale dopo il brutto fatto per raccogliere notizie dei cari che sono dispersi.