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Tragica esplosione alla Toyota di Bologna, morti due operai. “Sembrava un terremoto”

Pubblicato il 24 Ottobre 2024

Dopo le alluvioni devastanti di settembre e di ottobre, un’altra tragedia si abbatte sul territorio bolognese: l’esplosione in un capannone della Toyota Material Handling nel tardo pomeriggio di ieri, 23 ottobre, che ha provocato la morte di due operai e il ferimento di altri. L’azienda sorge a Borgo Panigale, produce carrelli elevatori e occupa circa 850 operai.

Esplosione alla Toyota: morti e feriti

L’esplosione si è verificata alle 17:20 di ieri 23 ottobre, facendo crollare una parte del capannone. Le vittime sono due operai: Lorenzo Cubello di 37 anni e Fabio Tosi di 34 anni, entrambi di Bologna. Ci sarebbero almeno una decina di feriti ricoverati al Maggiore e in altri ospedali della città e uno di loro sarebbe in gravi condizioni.

Dopo l’allarme sono sopraggiunti sul posto vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. I soccorritori per prima cosa si sono accertati che non ci fossero altri operai sotto le macerie.

Come riportato dal Corriere della Sera un operaio è morto sul colpo, mentre l’altro è deceduto dopo essere stato portato al Maggiore. Una donna, presente in fabbrica al momento dello scoppio, ha raccontato al giornale di aver sentito un boato fortissimo che ha fatto tremare i lampadari e che ha fatto saltare la luce e di essere scappata via temendo che fosse in corso un terremoto. Secondo i primi accertamenti l’esplosione sarebbe stata innescata da un compressore.

Il dolore dei familiari

Dopo l’esplosione, che si è sentita a distanza di chilometri in molte zone della città, familiari e colleghi degli operai si sono radunati dinanzi alla fabbrica in apprensione per i loro cari. L’Usl ha inviato sul luogo uno psicologo per dare assistenza agli operai e ai familiari delle vittime. Sul posto è giunto anche Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che ha sospirato amaramente: “Si tratta dell’ennesima strage sul lavoro”.

Solo 6 mesi fa Bologna fu funestata da un’altra tragedia sul lavoro, l’incidente di Suviana, che provocò la morte di 7 tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica. Ironia della sorte, oggi nella fabbrica della Toyota era previsto uno sciopero per chiedere maggiore attenzione sul tema sicurezza. Gian Pietro Montanari della Fiom-Cgil ha detto: “Questa non è l’azienda peggiore del mondo, ma bisogna accertare se c’era manutenzione o se non c’era”.