Esternalizzare la Protezione Civile: un grave errore

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Apprendiamo dalle notizie del sindaco che: “Nel 2022 saranno le associazioni di volontariato qualificato a gestire il servizio di Protezione Civile del Comune di Piombino: è quanto deliberato dalla Giunta comunale, che ha esternalizzato l’espletamento delle attività inerenti alla gestione delle allerta meteo e degli altri compiti in capo al settore”. 

Questa notizia ha dell’incredibile, non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere quando scoppiò la pandemia di Covid anche a Piombino, se l’amministrazione non avesse svolto le sue funzioni di decisione e coordinamento. Eppure l’ordinamento giuridico in merito alla Protezione Civile parla chiaro e stabilisce che: “lo svolgimento, in ambito comunale, delle attività di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, è funzione fondamentale dei Comuni”. 

Ci sono delle attività precise sulla prevenzione dei rischi che possono essere svolte solo in ambito comunale, partendo dall’adozione di tutti i provvedimenti concernenti la pianificazione dell’emergenza che sono imprescindibili ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi. Esistono procedure e modalità di organizzazione per provvedere la preparazione di mezzi e strutture che possano assicurare una prontezza operativa in caso di eventi emergenziali.

Così come sono necessari piani comunali di protezione Civile in base agli indirizzi regionali, che definiscono le modalità d’impiego del personale qualificato a supporto delle amministrazioni, alla vigilanza, alla formazione del personale e all’impiego del volontariato; anche in questo caso, sulla  base degli indirizzi nazionali e regionali. Sono i comuni che approvano con deliberazione consiliare i piani di Protezione Civile comunale, prevedendone gli aggiornamenti e nel caso rinviandoli ad atti del Sindaco o della Giunta.
Restiamo sbalorditi per questa decisione che ci sembra più dettata dall’incapacità amministrativa di sostituire il personale interno andato in pensione, che una scelta politica motivata. Un atto che pesa sulle spalle del primo cittadino che comunque resta responsabile dell’adozione di tutti queiprovvedimenti straordinari e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica, proprio sulla base delle valutazioni formulate dalla struttura di protezione civile, che nel caso di Piombino, sarà esternalizzata al mondo del volontariato.

Riccardo Gelichi portavoce Ascolta Piombino

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Barbara Noferi

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