« Torna indietro

tentata violenza sessuale

Palermo, continue estorsioni al padre che si uccide: 16enne arrestata col fidanzato

Pubblicato il 8 Gennaio 2025

Un uomo di 48 anni, G.M., si è impiccato dentro la propria abitazione a Palermo perché esausto dalle continue richieste estorsive della figlia sedicenne e del fidanzato diciassettenne, andate avanti per tre mesi.

I due sono accusati di estorsione aggravata e istigazione al suicidio

Lui, oggi maggiorenne, è in cella nel carcere minorile Malaspina di Palermo, lei in una comunità a Catania. L’udienza preliminare si terrà il 26 marzo.


Tra dicembre e marzo scorsi, i due giovani di Palermo avrebbero ricattato il padre della ragazza, come emerge dai messaggi che si scambiavano sul cellulare per pianificare le loro azioni. Le richieste di denaro erano accompagnate da minacce di violenze sulla ragazza o di screditare il padre come genitore. La giovane gli avrebbe detto che se non fossero arrivati i soldi lei non sarebbe più andata a scuola, causando l’intervento dei servizi sociali. Entrambi avrebbero minacciato l’uomo con frasi del tipo: “Ti prendiamo a legnate”, oppure “Ti spariamo”. Inoltre, i due minacciavano di accusare il padre di violenza sessuale, con l’intenzione di farlo arrestare. La ragazza avrebbe anche riferito al genitore di essere incinta e gli avrebbe detto che si sarebbe suicidata se non avesse ottenuto il supporto economico richiesto.
Le estorsioni avrebbero avuto ripercussioni anche su altre persone, tra le quali la nonna paterna della ragazza, che nel procedimento figura come parte offesa.