Pubblicato il 17 Maggio, 2022
L’attività dell’Etna di questi giorni si è mostrata molto frenetica, a cominciare dallo scorso 12 maggio, quando c’è stata un’apertura di una bocca effusiva sul fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est a una quota di 3.250 metri sul livello del mare.
In seguito una stabilizzazione della stessa attività effusiva con la produzione di una colata lavica sulla Valle del Leone e con un’attività stromboliana discontinua e di intensità variabile con una modesta emissione di cenere.
Nella giornata di oggi sta proseguendo il trend di graduale incremento dell’ampiezza media del tremore all’interno della fascia dei valori elevati. Le sorgenti del tremore sono localizzate al Cratere di Sud-Est intorno ai 3mila metri sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è di livello medio-basso ed è prevalentemente localizzata nell’area della Bocca Nuova e da giorno 14 anche al Cratere di Sud-Est, mentre le ampiezze sono medio-basse.
Dal punto di vista delle deformazioni del suolo le reti di monitoraggio Gnss e tilt non hanno mostrato nelle ultime ore variazioni significative. La sala operativa dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ci ha comunicato che la situazione attuale è stabile.
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