Giovedì 17 febbraio. Nella notte, in sede di discussione del DL Milleproroghe, è stato approvato l’emendamento del MoVimento 5 Stelle soppressivo dell’Art. 21, che prevedeva lo spostamento di 575 milioni di euro dalle bonifiche all’attività produttiva dello stabilimento ex ILVA. Abbiamo così restituito le risorse alle bonifiche e garantito ai lavoratori di Ilva in As di poter essere riqualificati e reimpiegati. Segue il comunicato stampa del Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle. «Il MoVimento 5 Stelle ha confermato le promesse fatte. Abbiamo difeso le bonifiche dell’area più inquinata d’Europa e salvaguardato la possibilità di riqualificare e reimpiegare gli oltre 1.000 lavoratori di Ilva in A.S da anni in attesa di un lavoro. Non è più possibile sacrificare la tutela dell’ambiente e della salute per un imprecisato e indefinito processo di decarbonizzazione. La proposta normativa era inaccettabile e offensiva, così come abbiamo detto per primi sin dall’inizio, per una città che ha già sacrificato la vita di tanti cittadini e la sua storia.» Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente M5S e già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel Governo Conte II, che prosegue: «Adesso è il momento di realizzare e accelerare le bonifiche pianificate e finanziate da tempo. Taranto non può più aspettare. È il momento anche di dare risposte ad un territorio che ha nutrito la speranza di un processo di riconversione economica, sociale e culturale, avviato dal governo Conte II con il “Cantiere Taranto”, ma che adesso si è fermato. Arrestare questo processo di diversificazione economica e di riqualificazione sociale e culturale significa non aver compreso la complessità dei problemi di Taranto“. In merito alle prospettive dello stabilimento siderurgico, il Sen. Turco conclude: «Non possiamo accettare soluzioni di riconversione industriale, nella prospettiva della decarbonizzazione, su cui peraltro si nutrono forti dubbi di sostenibilità economica e di cui non si conoscono i contenuti dell’investimento, il fabbisogno finanziario complessivo, il piano industriale, gli obiettivi produttivi, la relativa valutazione di convenienza economica, senza un rafforzamento della tutela ambientale e della salute pubblica. Per questo il MoVimento 5 Stelle continuerà a sostenere che qualunque processo di riconversione industriale deve prevedere l’introduzione della Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario (VIIAS), in modo da prevenire rischi alla salute dei cittadini e danni all’ambiente. Non è, infine, accettabile qualsiasi forma di precarietà gestionale e strategica che non garantisce sostenibilità, certezza nei pagamenti, stabilità del lavoro e prospettive di sviluppo del territorio. È il momento che lo Stato si assuma la responsabilità di dare risposte definitive e di garantire soprattutto adeguate risorse alle urgenti necessità”. (CS)
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