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Ex Ilva, 700 milioni per Invitalia

Pubblicato il 14 Settembre 2021

Entro il 20 settembre la Camera dei deputati voterà l’ok definitivo al decreto “Grandi Navi a Venezia”, al cui interno si trovano misure per l’ex stabilimento Ilva di Taranto

Nella seduta di ieri 13 settembre, si è svolta alla Camera la discussione generale del disegno di legge di conversione del decreto 20 luglio 2021, n. 103, recante “misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro”. Il testo è stato trasmesso dal Senato il 5 agosto 2021.

Decreto Grandi Navi a Venezia che contiene anche misure per l’Ilva. Le votazioni degli emendamenti al testo, che scade il prossimo 20 settembre, si terranno oggi dalle 12.

Dunque dovrebbero arrivare nuovi capitali per sostenere quanto previsto nell’accordo del dicembre scorso, che prevedeva oltre 1 miliardo di euro solo per acquisire entro maggio 2022 il 60% delle quote societarie della società veicolo AM InvestCO Italy spa, con cui ArcelorMittal ha in fitto la gestione degli stabilimenti del gruppo ex Ilva in Italia. Lo ripetiamo: quel miliardo servirà soltanto per ricapitalizzare la società, non per effettuare interventi sugli impianti dell’area a caldo. Ad AMI resterà prima il 50% e poi il 40%, ecco perché verserà ‘soltanto’ 70 milioni di euro per completare la ricapitalizzazione della società in questione.

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Lo stabilimento siderurgico ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia

Di fatto quanto previsto dall’accordo del dicembre 2020 tra Invitalia ed ArcelorMittal Italia, in cui era appunto previsto che il preridotto che sarà utilizzato per i forni elettrici, sarebbe stato realizzato a Taranto attraverso la costruzione di ben due impiandi di produzione (anche se nel testo di legge odierno di parla di un solo impianto), che sorgeranno in un’area esterna al siderurgico. Di tutto questo si occuperà una new.co esterna alla società che nascerà dall’accordo sottoscritto tra ArcelorMittal ed Invitalia. Quanto approvato dunque ricalca l’intesa pregressa. Ad oggi non è dato saperechi ne farà parte.

Il provvedimento introduce anche un allungamento per un massimo di 13 settimane fruibili entro il 31 dicembre prossimo della possibilità di fruire della Cig con causale Covid per le imprese con non meno di mille dipendenti che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale (nella relazione di accompagnamento al Dl si specifica che la platea coinvolta è rappresentata da circa 4mila dipendenti Ilva-Arcelor Mittal).

In arrivo quindi altro denaro pubblico, per uno stabilimento ormai fatiscente, in cui gli incidenti sul lavoro sono frequenti, per fortuna senza gravi conseguenze.

Fino a quando però?

Per approfondire-/https://www.corriereditaranto.it/2020/12/21/riconversione-ex-ilva-una-partita-dai-tanti-interessi/