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F1, Gp Austria: delusione Ferrari

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Non dobbiamo demoralizzarci”. E’ l’appello di Charles Leclerc dopo le qualifiche del Gp d’Austria, ma forse nemmeno lui si aspettava un esordio così difficile al volante della SF1000: quarta fila e quasi un secondo di ritardo dalla pole. Peggio per Sebastian Vettel, rimasto fuori dalla Q3 per la prima volta dal 2014, e che partirà dall’11/a posizione, lontanissimo dal leader, l’inatteso Valtteri Bottas. Il finlandese ha soffiato il posto al favoritissimo Lewis Hamilton, sempre il più veloce nelle libere, per soli 12 millesimi, tanti quante sono le pole in carriera dello scudiero di casa Mercedes. In agguato, in seconda fila, partirà Max Verstappen, vincitore delle ultime due edizioni della gara al volante della monoposto di casa, la Red Bull, staccato però di mezzo dalle Mercedes. Che sia merito del Das – il sistema oggetto del reclamo di Chris Horner respinto la notte scorsa dai tecnici Fia -, o lo strascico naturale della ormai annosa superiorità, le Mercedes sembrano di un altro pianeta e anche in gara sarà difficile che tale situazione sia stravolta. Per le Rosse, al contrario, raggiungere il podio sarebbe un trionfo, visto che sulla loro strada ci sono non solo le Red Bull, ma anche le più che prestanti Racing Point e magari pure McLaren e Renault.

Le qualifiche hanno presto messo a nudo le difficoltà dei ferraristi, e Vettel lo ha confermato alla fine: “Non sono stato molto contento della macchina. Avevamo più sovrasterzo in ingresso curva rispetto a quanto piace a me, ma domani è un altro giorno, una partita differente. Potremmo avere anche condizioni di pista diverse e credo che in configurazione gara la macchina sia un po’ meglio”. Anche Leclerc, che pure è riuscito a issarsi fino al settimo posto, punta su un riscatto domani anche se “miracoli non ce ne saranno”. “Oggi non abbiamo fatto il risultato che speravamo – ha detto il monegasco – e non siamo certo dove vogliamo. Per domani abbiamo chance, anche se magari non per lottare con le Mercedes, ma daremo tutto come piloti e come squadra”. Ci sarà da combattere, contro piloti altrettanto giovani e rampanti come Lando Norris, quarto in griglia con la McLaren, Alex Albon, quinto sulla Red Bull, e lo stesso Carlos Sainz, che con l’altra McLaren farà di tutto per dimostrarsi all’altezza del prossimo compagno di squadra. Se le Ferrari non ridono, alle Alfa Romeo non resta che piangere, con Antonio Giovinazzi 18/o e Kimi Raikkonen 19/o, ma anche le Haas, sempre motorizzate Ferrari, hanno sofferto, occupando insieme l’ottava fila. Un segnale che qualcosa non va. (Ansa)

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Redazione Nazionale

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