Pubblicato il 18 Luglio 2024
La Guardia di Finanza di Latina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha eseguito un’importante operazione nei confronti di due imprenditori accusati di frode fiscale. Il titolare di un centro residenziale per anziani del sud pontino e un imprenditore romano sono stati colpiti da misure interdittive e dal sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per quasi 300.000 €.
Il Meccanismo della Frode: Crediti d’Imposta Inesistenti
L’indagine, condotta dal Gruppo di Formia, è partita da un’analisi di rischio sulle imprese beneficiarie dell’incentivo “Formazione 4.0” finanziato con fondi PNRR. È emerso un complesso meccanismo di frode, basato sulla creazione di crediti d’imposta inesistenti e la loro illecita compensazione durante il pagamento delle imposte, causando un significativo danno erariale.
Documentazione Falsa e Formazione Mai Svolta
Secondo le indagini, la formazione per il personale, necessaria per ottenere i crediti d’imposta, non è mai stata svolta. La documentazione di supporto, inclusi attestati e registri di presenza, è risultata falsificata grazie alla complicità di una società di consulenza romana. Molti dipendenti risultavano in servizio durante le presunte ore di formazione, rendendo i documenti del tutto inattendibili.
Misure Interdittive e Sequestri
Gli elementi raccolti hanno portato il G.I.P. del Tribunale di Cassino a disporre il sequestro preventivo di beni per un valore di circa 273.833 €, corrispondente al profitto del reato. Inoltre, sono state applicate misure interdittive nei confronti del rappresentante legale della società beneficiaria dei crediti d’imposta e dell’imprenditore romano.
Ulteriori Scoperte: Fatture False e Evasione Fiscale
Le indagini hanno anche rivelato la presenza di fatture false utilizzate dal centro residenziale per evadere imposte sui redditi e IVA per un ammontare di 60.368 €. La società di consulenza romana ha giocato un ruolo cruciale, predisponendo attestati e certificazioni falsi per supportare la frode.