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Perugia

Fano: esce di strada con l’auto, fugge scalzo per 7km, ruba una bici e picchia gli agenti

Pubblicato il 4 Gennaio, 2024

Un giorno di ordinaria follia: così si potrebbe definire la folle fuga di un ragazzo 20enne, originario del Senegal e residente a Senigallia, che la sera del 2 gennaio ha seminato caos tra le strade di Fano.

L’incidente

La folle notte del ragazzo è iniziata la sera del 2 gennaio, quando stava guidando verso le 22:00 sulla statale verso Marotta. Per motivi da accertare il ragazzo sbanda e va fuori strada e, a causa dei danni subiti, l’auto non è in grado di ripartire.

A quel punto il ragazzo scende dall’auto e, dopo essersi tolto le scarpe, si incammina al buio e al freddo verso Marotta. Verso le 23:30 passano i sanitari di un’ambulanza che lo notano ma non si fermano, anche perché l’uomo non chiede aiuto, ma ritengono opportuno avvisare l’1-1-3 comunicando la presenza di una persona a piedi sulla statale in direzione Marotta.

La folle fuga

Da Fano parte una volante che, una volta avvistato il 20enne, gli intima di fermarsi e di farsi identificare. Qui inizia la folle fuga: il 20enne inizia a correre tra i campi e nasce un inseguimento. La polizia chiede aiuto ai carabinieri di Marotta, che conoscono meglio la zona, e le varie forze dell’ordine si mettono alla ricerca del fuggitivo.

L’uomo, sentendosi braccato, ruba una bicicletta che trova sulla sua strada e fugge fino al centro abitato di Marotta, dove finalmente le forze dell’ordine riescono a bloccarlo. Il giovane però non si arrende e reagisce colpendo gli agenti con calci e spinte, rifiutando di salire in auto per andare al commissariato. Cerca di divincolarsi, ma gli agenti con grande fatica riescono a farlo salire in auto.

Anche qui le cose non migliorano: il ragazzo va in escandescenza e butta per l’aria tutto quello che gli capita a tiro. A quel punto viene chiamata un’ambulanza dell’1-1-8 e i soccorritori gli somministrano un sedativo: solo a quel punto il ragazzo si calma e viene dichiarato in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale.

L’udienza di convalida d’arresto

Il mattino dopo il ragazzo viene portato al tribunale di Pesaro per l’udienza di convalida e, con grande stupore dei presenti, dichiara di non aver aggredito i poliziotti e i carabinieri e di essersi comportato perfettamente, aggiungendo che il suo arresto è del tutto ingiustificato.

Nonostante le sue smentite il giudice ha convalidato l’arresto e il suo avvocato, Mauro Diamantini, ha chiesto i termini a difesa per poter studiare le carte che ricostruiscono i fatti con rinvio del processo al 24 gennaio.

Il 20enne al momento è stato rilasciato con obbligo di dimora nel comune di Senigallia e divieto di uscire di casa dalle 22:00 alle 6:30.

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